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Sigfrido Ranucci si difende: "Minacce? Tutto il contrario. Forse non avrei usato la parola mer***"

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Sigfrido Ranucci si difende. Il conduttore di Report, il programma in onda su Rai 3, ha deciso di rompere il silenzio e replicare alle accuse arrivate da Andrea Ruggieri, deputato di Forza Italia e commissario di Vigilanza Rai. "Quello che dice Ruggieri è falso. Gli ho pagato un caffè al bar di via Teulada 20 giorni prima della seduta parlamentare in cui lui e Faraone hanno tirato fuori la lettera anonima che mi accusava di molestie sessuali in redazione, risultate poi totalmente infondate. In quell'occasione avevo rappresentato al commissario di Fi la necessità di prestare attenzione al ruolo dell'informazione Rai. E lui mi aveva risposto: 'Siete bravissimi. Fate una trasmissione pazzesca'. Ci sono pure i testimoni".

 

 

Eppure Ruggieri ha parlato di insulti e accuse di abusi sessuali in riferimento a Silvio Berlusconi. Anche su questo, a Repubblica si difende, "rimettiamo in fila i fatti. Quando, a fine novembre, Ruggieri e Faraone parlano in Vigilanza della lettera anonima coll'intento di sdoganarla e darla in pasto ai giornali, io lo chiamo perché so che il Giornale stava scrivendo degli articoli per colpire Report . Lui non risponde. Quindi chiamo Barachini (presidente forzista della Bicamerale Rai, ndr ) e gli faccio: 'Per cortesia parla con Ruggeri, cercate di fermare questa roba che è falsa'. E Barachini replica: 'Penso anch' io, tant' è che non gli ho dato seguito. Adesso sento Ruggieri'. Dopo un po' lo richiamo e mi fa: 'L'ho trovato poco disponibile'".

 

 

Insomma, Ranucci nega di aver minacciato il parlamentare ma non di avergli inviato alcuni messaggi. A suo dire le chat erano al solo scopo di "dirgli che aveva fatto una cosa vergognosa. Che per gettare fango su di me stavano coinvolgendo persone incolpevoli: la mia famiglia e la redazione di Report. E siccome mi si accusava di bullismo sessuale ho rimarcato come fosse comico che il rilievo arrivasse dall'esponente di un partito il cui capo è leader mondiale in materia". Il fatto è noto: una fonte anonima accusava il conduttore Rai di molestie sessuali. Nulla di più falso per il diretto interessato, che non si pente di quanto quanto accaduto. Tranne che per un aspetto: "Forse non avrei usato la parola "m**e". Mi è scattato quando mia figlia, che aveva letto online delle molestie, mi ha scritto: papà, cosa hai combinato? Loro sapevano che oggi l'ad avrebbe dato la notizia dell'audit Rai chiuso positivamente e mi hanno volutocolpire di nuovo".

 

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