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Mascherine, Massimo Galli a L'aria che tira: "Che sciocchezza, illusi". Peggio di Speranza: a cosa vuole condannare gli italiani

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“Se ci si illude di aver lasciato tutto dietro le spalle si fa un grave errore”. Massimo Galli non la pensa come tanti altri colleghi, che hanno accolto come un “ottimo segnale” la fine dell’obbligo delle mascherine all’aperto. Intervenuto a L’aria che tira - la trasmissione di Myrta Merlino che va in onda tutti i giorni su La7 - l’infettivologo ha invece sposato una linea prudente.

 

 

Dall’11 febbraio su tutto il territorio nazionale si potrà fare a meno di indossare la mascherina all’aperto, anche se si dovrà sempre portare con sé in caso di assembramenti. Per quanto riguarda l’obbligo di indossarla al chiuso, questo rimarrà in vigore almeno fino al 31 marzo, data in cui scadrà lo stato di emergenza (ma è tutto da vedere se sarà rinnovato o meno). “Può essere saggio tenersi la mascherina - ha dichiarato Massimo Galli - ‘via la mascherina e liberi tutti’ è sciocco. Se chi non la usasse in determinati contesti passare per maleducato questa cosa assumerebbe un diverso contenuto culturale”.

 

 

L’infettivologo ha poi fatto un punto della situazione, che è certamente in miglioramento ma non abbastanza da essere arrivati al tanto atteso momento del ‘liberi tutti’: “Il calo della pressione sugli ospedali e sulle rianimazioni parla chiaro, poi sono aumentate le vaccinazioni e svariati milioni di italiani si sono beccati Omicron, per cui hanno una immunità che per almeno un certo periodo va a durare”.

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