Cerca
Cerca
+

Otto e Mezzo, Iryna Vereshchuck gela Lilli Gruber: "Così l'Occidente ha spinto Vladimir Putin a massacrarci"

  • a
  • a
  • a

L'Ucraina torna a chiedere la no fly zone. All'appello di Volodymyr Zelensky, si aggiunge quello di Iryna Vereshchuck. La vicepremier dell'Ucraina è stata ospite di Lilli Gruber a Otto e Mezzo nella puntata di lunedì 14 marzo. Qui, su La7, la Vereshchuck si è rivolta direttamente all'Occidente. L'obiettivo? Una zona d'interdizione al volo. "Sarà difficile - ha spiegato - vincere la guerra senza no fly zone. È la posizione dell'Occidente che ha spinto Putin a fare questo, nel 2014 doveva essere fermato, le sanzioni sono state molto deboli. Il popolo ucraino non accetterà l'occupazione russa della Crimea e del Donbass, non sono condizioni accettabili perché il Presidente Zelensky non potrebbe spiegare il perché di decine di migliaia di persone sono morte dal 2014, oltre 15 mila persone. Dobbiamo partire dal cessate il fuoco e dalla creazione di corridoi umanitari per i civili per farli uscire dalle città, dove donne, bambini e anziani stanno al freddo, al buio. Putin attacca i civili perché non può vincere contro il nostro esercito e attacca così i civili".

 

 

I corridoi umanitari sono il pensiero principale del leader del Paese e della sua vice. Non a caso, ha ammesso Vereshchuck, nelle lunghe telefonate con Zelensky non si fa che parlare di "aiuti umanitari sul campo". Gli stessi che qualche giorno fa, dopo un primo accordo con la Russia, hanno visto le parti non rispettare i patti. E infatti anche sulle nuove trattative gli ucraini nutrono qualche dubbio. "Voi - ha chiesto a quel punto la Gruber - che cosa siete disposti a mettere sul tavolo delle trattative? La neutralità dell’Ucraina?".

 

 

Immediata la replica: "La neutralità dell'Ucraina è stata scritta nella nostra dichiarazione di indipendenza, anni fa, ma questo stato di neutralità nel 2003 non ci ha aiutato quando Putin ha cercato di annettere una parte del nostro territorio, un’isola, e soltanto la posizione del nostro presidente di allora e del nostro esercito hanno aiutato a resistere e mantenere i propri territori. Ciò che non è successo nel 2014, per colpa della debolezza del governo, dove Putin è riuscito ad annettere la Crimea dopo che gli è stato permesso di attaccare l’Ucraina. La neutralità non dà garanzia di sicurezza, noi chiediamo che ci siano tali garanzie di sicurezza per rimanere uno stato indipendente". Tra queste anche l'ingresso nella Nato.

 

 

Qui l'intervista di Lilli Gruber a Otto e Mezzo della vicepremier ucraina Iryna Vereshchuck

Dai blog