Lo scrittore russo

Bucha, Nicolai Lilin: "Sconvolto, prendo tranquillanti. Cosa mi hanno detto dall'esercito russo"

Nicolai Lilin è visibilmente sconvolto per l'orrore di Bucha. Ospite di Myrta Merlino a L'aria che tira, su La7, nella puntata del 6 aprile, lo scrittore spiega di non riconoscersi "nelle situazioni che ho visto, in queste scene. Io ho visto diversi conflitti e mettendo la mano sul cuore non ricordo neanche una scena del genere". Lilin, che ha combattuto in Cecenia, dunque confessa: "In questi giorni prendo tranquillanti perché sono preso male per ciò che ho visto". 

 

 

E ancora, dice lo scrittore: "Ho sentito molte persone che conosco nell'esercito russo, ho cercato di capire, ovviamente nessuno lo ammette e non lo ammetteranno mai ma ho sentito molta scompostezza di diversi miei contatti. Nessuno riesce a spiegarlo, non fa parte della nostra cultura bellica", insiste Nicolai. Quindi la Merlino chiede se c'entra qualcosa la presenza di ceceni e siberiani e lo scrittore risponde che "provengono da culture molto antiche ma noi viviamo in un mondo connesso. I ceceni vivono per lo più a Mosca, idem i siberiani, non sono degli sciamani".

 


"Sconvolto da Bucha, prendo tranquillanti". Guarda il video di Nicolai Lilin a L'aria che tira
 

 

 

Per quanto riguarda le sanzioni "i russi sono contenti per due motivi: uno perché si rafforza il mercato interno e due perché i russi odiano gli oligarchi e quindi, secondo loro, l'occidente ha fatto quello che doveva fare il governo. Il ceto medio è d'accordo sulle sanzioni perché finalmente vedono colpiti questi corrotti, esageratamente ricchi".