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Zelensky, rottura con Steinmeier? "Così il tedesco ha provato a fregarlo": bomba di Lucio Caracciolo

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Nella giornata di mercoledì 13 aprile, la guerra in Ucraina si è complicata per un caso diplomatico tutto europeo: l'irritazione espressa da Berlino per il "no" di Volodymyr Zelensky alla visita in Ucraina del presidente tedesco Frank-Walter Steinmaier. Un'irritazione resa nota dal cancelliere in persona, Olaf Scholz. Zelensky aveva invocato, semmai, la visita di quest'ultimo. Una vicenda che sembra aver incrinato l'asse tra Berlino e Kiev.

 

E di questo caso se ne è parlato a Otto e Mezzo, il programma di Lilli Gruber in onda su La7, dove nella puntata di mercoledì 13 aprile, tra gli ospiti, spiccava Lucio Caracciolo, il direttore di Limes. E lo studioso ha nella sostanza giustificato il comportamento e il gran rifiuto di Zelensky, spiegandone i presupposti. 

"Non è stata una gaffe. Steinmeier ha lasciato un brutto ricordo agli ucraini perché nel 2014 dopo la rivoluzione di Maidan, riuscì a fare un accordo che fu stracciato. Per loro, non è il presidente della Germania, ma quello che ha provato a fregarli", ricorda Lucio Caracciolo. Insomma, il premier ucraino aveva valide argomentazioni nel dire "no" alla missione di Steinmeier a Kiev.

 

Infine, Caracciolo si è speso in una battuta sul possibile ingresso della Finlandia nella Nato, annunciato da Helsinki e a cui Vladimir Putin e la Russia hanno risposto mandando truppe verso il confine. "Beh, Putin quando si affaccia dalla casa di San Pietroburgo vede la Nato, cambia completamento l’assetto geopolitico”, ha rimarcato Caracciolo, ricordando come la mossa della Finlandia possa portare a nuove e gravissimi rappresaglie di Mosca.

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