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Maglie, una drammatica verità: "Cresce il culto dell'uomo forte". Putin, cosa sta succedendo in Italia

Maria Giovanna Maglie

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"In guerra la prima vittima è la verità, un negoziato sarebbe stato possibile se una delle due parti avesse raggiunto un risultato rapido ma non c'è stato. Anzi". Sono parole amare quelle di Maria Giovanna Maglie, ospite di Myrta Merlino a L'aria che tira, su La7, nella puntata di oggi 15 aprile. "Il risultato è sempre più confuso. Il negoziato per il momento non c'è, allora cosa accade nel contempo? Io sono interventista e convinta da sovranista che ogni Nazione abbiano diritto all'autoaffermazione", prosegue la giornalista, "ma ogni giorno che passa sarà sempre più forte la sensazione che sia una guerra lontana anche se vicina".

 

 

Insomma, osserva la conduttrice, "sarà sempre più forte il nostro interesse", nonostante l'empatia che proviamo e l'orrore che vediamo in Ucraina. "Sui social che io uso", sottolinea la Maglie, "cresce il fastidio e il ripudio di questa guerra assieme al culto dell'uomo forte nella nostra civiltà occidentale".

Qui l'intervento di Maria Giovanna Maglie a L'aria che tira

E ancora, conclude la Maglie: "Non è una guerra al confine, noi non siamo la Finlandia, non siamo la Svezia o la Polonia. Parliamo anche di casa nostra perché tra poco se ci sarà un embargo totale sul gas russo le conseguenze saranno forti e non c'è accordo con l'Algeria che tenga".

 

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