Pugno di ferro

Margarita Simonyan, la donna più potente di Russia: "La libertà è spazzatura, perché la censura è giusta"

La censura è giusta, sana e doverosa. A crederlo Margarita Simonyan, direttrice di RT, ex Russia Today. Lei, descritta da Forbes come una delle donne più potenti, è seriamente convinta che "nessuna grande nazione può esistere senza il controllo sulle informazioni". Ospite di Rossiya-1, la Simonyan ha detto la sua sulla propaganda che sta andando in onda durante l'invasione russa in Ucraina. Per lei gli unici due periodi di relativa libertà, quello che va dal 1905 al 1917 e negli anni '90, hanno solo portato al "crollo del Paese". 

 

 

"Loro che ci hanno insegnato per decenni, no no no, la società deve essere libera, un'economia sviluppata non può esistere senza un sistema politico sviluppato o un sistema politico libero, tutto questo è spazzatura totale - prosegue nel suo sconvolgente monologo trasmesso sulla tv di Stato -. Guardate solo la Cina, vi piace l'economia cinese? A me piace. Hanno qualche libertà? Nella vita politica del loro Paese, nella vita informativa del Paese? No, non ce l'hanno e non l'hanno mai avuta. Forse non è male, forse è una buona cosa". Insomma, viva la censura. 

 

 

E nemmeno le sanzioni occidentali che l'hanno presa di mira, così come il provvedimento dell'Unione europea che ha oscurato RT, riescono a fermarla. "Stiamo diffondendo i nostri contenuti - ammette- non col nostro brand, in strade faziose. Ottiene tre milioni di audience, tre giorni dopo l'intel se ne accorge e lo chiude. Non divulgherò altri dettagli, per non aiutare la loro intelligenza". D'altronde la sua indole era già emersa nel lontano 2018, quando andava dicendo: "So che non mi crederete, ma ho proibito ad esempio di invitare persone che possano promuovere strane teorie, a me non piacciono". Tra questi non ci saranno sicuramente stati Beppe Grillo e Alessandro Di Battista, spesso ospiti di RT.