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Nadana Fridrikhson, una spia russa nel salottino di Lilli Gruber? Tam-tam impazzito: "Per chi lavora"

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Nadana Fridrikhson è una giornalista della Zvezda, tv russa che è di proprietà del ministero della Difesa, e per questo viene accusata di essere una sorta di spia della Russia. A portarla sugli schermi italiani è stata Lilli Gruber, che l’ha ospitata in collegamento a Otto e Mezzo nella puntata dello scorso 12 aprile. La giornalista di La7 ha avuto anche un battibecco con la collega russa, che è ovviamente del tutto appiattita alla propaganda del Cremlino e quindi non usa nemmeno il termine “guerra” per parlare di ciò che sta accadendo in Ucraina da oltre due mesi.

 

 

“La Russia non ha occupato il Donbass, ma ne ha riconosciuto l’indipendenza. L’obiettivo è proteggere le persone che abitano in questo territorio”, le parole ripetute come un mantra dalla Fridrikhson, che è stata contestata dalla Gruber per il fatto di lavorare per una emittente televisiva gestita dal ministero della Difesa. “Io personalmente mi fido di più di un giornalista del New York Times - aveva dichiarato la conduttrice di Otto e Mezzo - che lavora per un quotidiano con una lunghissima tradizione di giornalismo autonomo e indipendente, critico verso il potere, che opera in un paese dove la libertà di espressione dei giornalisti viene tutelata e garantita molto più di quanto accada per un giornalista russo, costretto a utilizzare tutta una serie di parole e adottare verità costruite perché se non lo fa viene messo in carcere”.

 

 

Adesso la Fridrikhson è finita nel mirino anche della Vigilanza Rai e del Copasir per la sua recente ospitata a Cartabianca. Il fatto che sia una giornalista che lavora indirettamente per il ministero della Difesa di Mosca ha fatto storcere più di qualche naso, ma Bianca Berlinguer si è difesa così: “Faccio presente che la giornalista, di cui abbiamo detto da subito che lavora in una televisione legata al ministero della Difesa russo, ha partecipato a numerose trasmissioni su altre reti nazionali, prima che a Cartabianca”.

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