A Mariupol

Toni Capuozzo, il video del Battaglione Azov: "Quello che non vi dicono sulla Azovstal"

Alla Azovstal "la storia è ancora aperta". Toni Capuozzo, su Facebook, pubblica un video della resa di alcune decine di soldati del Battaglione Azov, che sono usciti dal bunker della acciaieria di Mariupol e hanno consegnato le armi ai russi, ormai controllori della città. 

 

 

"Dentro l'Azovstal ancora in centinaia - commenta il giornalista di Mediaset, storico inviato di guerra e fondatore e conduttore del programma di approfondimento Terra, su Canale 5 -. Ieri il vice comandante dell'Azov, che non è tra quelli arresi, annuncia un'operazione in corso. Oggi il comandante in un video dice di aver ricevuto da Kiev l'ordine di arrendersi. Insomma, storia ancora aperta". 

 

 

 


Il riferimento di Capuozzo è al video fatto circolare poche ore prima dal tenente colonnello Denis Prokopenko, il comandante del Battaglione Azov (da tempo inquadrato ufficialmente come "Reggimento" nell'esercito ucraino) definito dai russi il cuore dei neonazisti ucraini. Dall'interno dell'acciaieria Azovstal, il militare dichiarava che la leadership militare ha "dato ordine di preservare la vita e la salute dei soldati della guarnigione e di smettere di difendere la città".

 

 

 

"L'alto commando militare ha dato l'ordine di salvare le vite dei soldati del nostro presidio e di smettere di difendere la città. Nonostante gli intensi combattimenti e la mancanza di rifornimenti, dobbiamo costantemente sottolineare le tre condizioni più importanti per noi, e cioè: (l'evacuazione de) i civili, i feriti e i morti. I civili sono stati evacuati. I feriti gravi hanno ricevuto le cure necessarie e siamo riusciti a evacuarli per un ulteriore scambio e trasporto nei territori controllati dall'Ucraina".