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Alessandra Ghisleri, verso il voto: "Sondaggi? Perché può cambiare ancora tutto"

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Il 25 settembre si avvicina e Alessandra Ghisleri stenta a delineare possibili scenari. "Il perimetro delle coalizioni non è ancora ben definito", spiega aggiungendo che rendono difficile qualsiasi valutazione "le liti all'interno delle due aree": centrodestra e centrosinistra. "Fino a ieri i sondaggi fotografavano una posizione di lungo respiro, ma ora non sappiamo ancora chi si allea con chi - conferma la sondaggista sulle colonne del Giornale -. Se consideriamo il centrodestra un blocco unito, al momento è in vantaggio anche perché al centrosinistra manca la definizione delle alleanze. Bisogna ancora capire come arriveranno al voto Pd e M5S ad esempio. Molte cose possono avere un'evoluzione nuova".

 

 

Una cosa è certa: le rilevazioni vedono sempre al primo posto Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, seguita da Enrico Letta e il suo Partito democratico. Le rispettive chiavi per il successo? "Come è capitato ad altri suoi colleghi in precedenza, la Meloni più viene attaccata più cresce". Allo stesso tempo quella che la direttrice di Euromedia Research definisce "polarizzazione" giova alla sinistra: "A Enrico Letta conviene contrapporsi a Giorgia Meloni che è più lontana da lui, mostrando la sua faccia più moderata".

 

 

Tutti e due però dovrebbero tener conto della peculiarità delle coalizioni: "L'alleanza - è il suo consiglio - deve lavorare insieme, la forza più in auge dev'essere anche generosa verso i suoi compagni di viaggio. Più si alzano i toni e più si desidera imporre il proprio leader, tuttavia in ogni coalizione ci sono più leader", commenta sorniona la Ghisleri. E chi ha orecchie per intendere, intenda...

 

 





 

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