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Giorgia Meloni, Repubblica sempre più in basso: "La sua estetista"

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Se Rula Jebreal mestava nel torbido pescando nei guai giudiziari del papà (defunto e disconosciuto) di Giorgia Meloni, Repubblica usa metodi un po' meno feroci ma altrettanto insidiosi con la leader di Fratelli d'Italia. Tra una accusa di fascismo e l'altra, nelle ore successive al grande trionfo elettorale del suo partito il quotidiano diretto da Maurizio Molinari "indagava" (si fa per dire) sulla sfera privata della Meloni cercando, chissà, qualche frase fuori posto, qualche vizietto nascosto, qualche difettuccio rivelatore di quale pericolo possa rappresentare per la democrazia mondiale. 

 

 

 

E così è nato il reportage a Mostacciano, dal titolo "Viaggio nel quartiere di Giorgia Meloni. Il bar, la chiesa, l'estetista: 'Non lascia le mance ma è una di noi'". Tac, Meloni tirchia. Vale quasi un editoriale sul programma economico di FdI. 

 

 

 

L'intervista alla visagista della prossima premier è pregna di significato: "Giorgia è venuta qui la settimana scorsa a fare la manicure. Stavolta ha scelto lo smalto rosso. E' sempre gentile e disponibile. Le abbiamo anche chiesto se potevamo farle una foto con noi a fine trattamento per pubblicarla su Instagram. Lei ha subito detto di sì, sembrava contenta. Conosco poche persone così alla mano, nonostante l'alto ruolo politico". Un santino che smentisce in poche righe mesi di campagna d'odio nei suoi confronti. Urge cambiare rotta e alla svelta, e così ecco la confessione: la leader di FdI non è solita lasciare mance. Domanda sottintesa di Repubblica: voi la lascereste fare il premier?

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