Carlo Calenda demolito da Dagospia: cosa gli è uscito di bocca
Primo giorno di consultazioni, con Carlo Calenda che promette una strenua opposizione. "Azione e Italia viva saranno all'opposizione di questo governo, senza sconti. Un'opposizione che cercherà di ingaggiare il governo su tematiche concrete", ha detto il leader del cosiddetto Terzo Polo al termine delle consultazioni con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
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Poi l'appello a Partito democratico, Movimento 5 Stelle e tutte le opposizioni come loro: "Siamo pienamente disponibili a instaurare un rapporto sulle questioni concrete e pratiche con le altre opposizioni, ma che non diventi l'unità delle opposizioni contro, che non gioverebbe né alla causa delle opposizioni, né al dialogo fra opposizioni e governo che si deve instaurare in una democrazia matura".
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Non è passata inosservata l'assenza di Matteo Renzi. Dopo vari rumors su una coalizione già in crisi, il leader di Iv ha precisato di avere "impegni all'estero". Ecco però che le parole di Calenda fanno sorgere qualche dubbio a Dagospia. "Calenda alle consultazioni fa il duro - si legge - ma chissà se il suo collega resisterà a non fare la stampella della Meloni se ne avesse bisogno". Lui stesso aveva ammesso: "Giorgia stai serena’, ogni due anni faccio cadere un governo". Che la storia si ripeta?