Mani nei capelli

Saviano la spara sul reddito M5s: "Convince i criminali a non rubare"

Un'arrampicata sugli specchi quella di Roberto Saviano. L'autore di Gomorra, pur di difendere il reddito di cittadinanza, la spara grossissima. "Il periodo di prima erogazione del reddito di cittadinanza - ha esordito - ha coinciso con il lockdown, quando, per forza di cose, i reati predatori hanno subito una netta diminuzione". Da qui un'assurda scoperta: "Ma è evidente che se percepisci un reddito di 700 euro al mese, non rischi il carcere per piccoli furti". Sì, proprio così, intervistato dal Dubbio Saviano si è spinto a dire che il sussidio grillino frena criminali dal rubare.

 

 

Per questo a suo dire il governo farebbe bene a mantenerlo: "Anziché fare il madornale errore di cancellare una norma che dà dignità a milioni di persone, bisogna migliorarla. Il reddito di cittadinanza ha, volente o nolente, creato un intorpidimento, ma lo ha fatto in un mercato del lavoro che, in molte regioni del nostro Paese, è del tutto privo di alternative. Se nel sud Italia non c’è lavoro, è perché per decenni nessuno si è mai preoccupato di creare le condizioni perché lavoro ci fosse; prendersela con una misura assistenziale, quando non esiste altro paracadute, è una carognata tipica di chi è forte con i deboli e scodinzola al cospetto dei padroni del vapore". 

 

 

Ma il reddito di cittadinanza non è l'unico punto critico dello scrittore. Scagliandosi contro la stretta anti-rave, sorprendentemente dell'esecutivo Meloni a Saviano qualcuno piace: Carlo Nordio. "A lui - conclude - ho fatto un’apertura di credito proprio per quanto aveva dichiarato sulle carceri. Credo che, nel suo caso, sia un po’ presto per fare ogni valutazione, che sia positiva o negativa. Va sottolineato però che, nel caso del ministro Nordio, non ci troviamo al cospetto dei problemi di inadeguatezza al ruolo che sono invece evidenti nel caso di Piantedosi".