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Soumahoro, Anita Likmeta: "Frigna, blatera confuso e offende noi migranti"

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"Ho provato compassione ma anche un profondo fastidio per le lacrime di Soumahoro": Anita Likmeta, imprenditrice e ambasciatrice Connect Albania per UN Migration, firma un intervento sul Giornale contro il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Italiana, che ha reagito con le lacrime allo scandalo delle coop che ha travolto la compagna e la suocera. Riferendosi all'intervista di Soumahoro a In Onda, la Likmeta ha fatto notare: "Invece di prendere le distanze e chiarire la sua estraneità ai fatti che gli venivano contestati, blaterava confuso, senza riuscire a tracciare una linea oltre la quale mettersi in salvo dalla gogna".

 

 

 

L'imprenditrice, poi, allarga il suo discorso a tutta la sinistra italiana: "La verità è questa (e la scrivo soprattutto per te, Aboubakar): la sinistra italiana è visceralmente ipocrita. A sinistra, ogni volta, fra le intenzioni e i comportamenti, si apre un abisso nel quale i pesci piccoli (come te, Aboubakar) fanno una finaccia". Tornando sulle lacrime del deputato, la Likmeta ha continuato: "Mi hanno irritato perché mi hanno riportato al porto di Bari, nel 1997, quando scendendo da quella barca i poliziotti mi controllavano per vedere se avessi i pidocchi o qualche altra malattia".

 

 

 

"Allora forse è arrivato il momento di spiegarmi meglio - ha continuato - le comunità di immigrati in Italia contribuiscono all’11% del Pil e rappresentano il 10% dell’elettorato. Questi numeri, secondo i dati Istat e EU, sono destinati a crescere esponenzialmente nei prossimi anni. Quindi noi esistiamo. E, forti di questi numeri, smettiamo di cercare la vostra approvazione o di frignare in tv. E abbiamo diritto di affermarci nel rispetto assoluto delle leggi del Paese che ci ha accolto ma nel quale smettiamo di essere sgraditi ospiti il giorno stesso in cui versiamo sangue all’Agenzia delle Entrate. Che vi piaccia o no".

 

 

 

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