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L'aria che tira, Gasparri inchioda Casarini: "Chiamo la polizia"

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"Vorrei dare a Gasparri una notizia importante". Esordisce così Luca Casarini in collegamento con Myrta Merlino nella puntata di lunedì 13 marzo de L'Aria Che Tira. Qui, su La7, il capomissione di Mediterranea Saving Humans ammette di conoscere alcuni trafficanti di esseri umani: "Le do due nomi, se le do questi due nomi...", ma l'attivista non fa in tempo a finire che Maurizio Gasparri interviene: "Chiamo la Polizia". 

 

 

Poi Casarini prosegue: "Se le do questi nomi, lei va dalla Polizia?". "Sì - non attende a replicare il senatore di Forza Italia -, ma mi deve fornire altri elementi". E mentre Gasparri prende appunti, l'attivista scende nei dettagli: "Sono due persone segnalate dal tribunale penale internazionale e dalle Nazioni Unite. Uno è Imad Mustafa Trabelsi, attualmente è ministro dell'Interno libico. L'altro è Abd al-Rahman al-Milad ed è un alto ufficiale della Guardia costiera libica che noi forniamo di mezzi e di soldi".

 

 

"Manderò questo al ministro degli Esteri, è una cosa internazionale, non posso andare alla Polizia", spiega il senatore mentre Casarini passa alle provocazioni: "La lotta per tutto il globo terracqueo contro i trafficanti la fate agli ultimi della catena o contro chi prende milioni per gestire tutto questo?". "Come Panzeri, ha ragione", risponde per le rime Gasparri. L'esponente di Fi non accetta attacchi da Pd e compagni che utilizzano "argomenti falsi e cinici": "Andrebbero denunciati i seminatori di menzogna e di violenza verbale. L'Italia non doveva e non poteva intervenire nelle acque SAR di competenza libica. Nel passato non esisteva nemmeno questa competenza della Libia e solo grazie alla perseveranza italiana si è definita una responsabilità dell'autorità di Tripoli in quella zona". 

 

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