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Sallusti svela il vero volto di Lucia Annunziata: "Senza un padrone-padrino non sa stare"

Alessandro Sallusti

E due. Dopo Fabio Fazio anche Lucia Annunziata, la comunista Lucia Annunziata, lascia la Rai. Dimissioni irrevocabili "perché non condivido nulla di questo governo". Evviva la chiarezza e verrebbe da complimentarsi perché dare le dimissioni, sia pure dopo aver guadagnato una montagna di soldi, non è cosa comune soprattutto tra i giornalisti. Ma i veri ringraziamenti sono per aver plasticamente svelato il vero volto, tutt’altro che democratico, dell’intellettuale comunista organico al partito per il quale il servizio pubblico o è di sinistra o non può essere. Chi se ne frega se un giornalista condivide o non condivide le politiche di un governo eletto dal popolo, dovrebbe limitarsi a raccontarlo e semmai criticarlo detto che non risulta che il nuovo corso Rai aveva intenzione di cacciare la signora né di limitarne la libertà.

 

 

A Lucia Annunziata le ingerenze della politica nella Rai – vecchie quanto la tv di Stato – andavano bene quando in base a una appartenenza politica venne nominata nel 2006, dopo essere stata al fianco di Romano Prodi sul palco della vittoria elettorale, direttrice del Tg3 e poi nel 2003 – governo Berlusconi – presidente della Rai in quota Pd. Ecco, lì le ingerenze, gli accordi di palazzo dietro le quinte non le facevano schifo, ne è stata beneficiata e a sua volta avrà beneficiato colleghi di area perché le cose da quelle parti funzionano solo così. Ora, la sua fortunata stagione alla conduzione di Mezz’ora in più la domenica pomeriggio è stata un esempio di scuola della tv pubblica partigiana e faziosa e se donna Lucia avesse avuto le palle avrebbe dovuto continuare a farla, l’avremmo combattuta ma rispettata.

 

 

E invece no, molla il colpo dopo aver zittito nell’ultima puntata premonitrice con un "ma che caz..o" una allibita ministra Roccella che stava inutilmente tentando di spiegare le sue tesi sul concetto di famiglia. Lucia Annunziata è fatta così, della serie "io sono io e voi non siete..." ma con le dimissioni di ieri ha dimostrato che lei senza un padrone-padrino non sa stare, insomma a lei piace vincere facile alla faccia delle decine di suoi bravi colleghi Rai di orientamento opposto al suo che per tredici anni hanno dovuto battersi per difendere piccoli spazi di libertà in una Rai a trazione sinistra. Insomma, non ci sono più neppure i comunisti di una volta.