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Catania, gode Matteo Salvini: "effetto-ponte", Pd umiliato

Francesco Storace
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Effetto Ponte su Catania, dove il candidato del centrodestra, Enrico Trantino, trionfa e sbaraglia più che doppiandolo il candidato di Pd e Cinque stelle, Caserta, fermato ben sotto il 30 per cento. Qui dove la coalizione di governo ha concluso la sua campagna elettorale, la vittoria è al primo turno, con un risultato davvero clamoroso. Le ultime proiezioni fissavano Trantino al 62,7% contro Caserta al 27,1%. La sinistra, con la sola eccezione di Trapani con la città in bilico fino all’ultimo tra il sindaco uscente Tranchida – Pd – e lo sfidante di centrodestra, Miceli, non ha spazio in Sicilia. E la stessa sfida per agguantare quel 40% che serve a vincere al primo turno, è stata combattuta fino all’ultimo voto, con Tranchida che secondo le proiezioni potrebbe farcela subito. 

 

Ma va male al partito della Schlein anche negli altri capoluoghi al voto. Oltre che a Catania, si è votato pure a Ragusa e Siracusa. Nel primo caso, ha stravinto il sindaco uscente, Cassì, autonomista fuori dai partiti tradizionali, nel secondo, turno di ballottaggio a metà giugno (l’11 e il 12) tra centrodestra con il candidato Messina che batte il sindaco in carica Italia. La concorrente che univa Pd e Cinque stelle, Giunta, si è dovuta accontentare della terza posizione: per lei si era scomodata persino Conte. Un turno amministrativo, quello di domenica e lunedì, che provocherà il classico “dibattito” nel Pd, che esce con le ossa rotte dalla competizione. Nemmeno in Sicilia riesce a essere “l’alternativa”. E le alleanze che mette in campo con i pentastellati sono fallimentari. E probabilmente il Pd ha pagato un tributo all’astensionismo che si è registrato in tutta la regione. Mentre nel centrodestra è la deputata Matilde Siracusano a sottolineare l’ondata di consenso favorevole al centrodestra.

 


LA SPINTA DEI LEADER - Ma a far perdere la sinistra c’è stata probabilmente anche la fuga dalle urne. Ragusa è stato il capoluogo di provincia in Sicilia con l’affluenza più alta per le Comunali. Ha votato il 56,03 per cento. A seguire Siracusa con il 55,02 per cento, subito dopo proprio Trapani con il 54,75 per cento e ultimo Catania con il 52,65 per cento degli elettori al voto.Ovviamente i riflettori sono puntati sul clamoroso successo di Trantino a Catania. Un penalista perbene, nella tradizione di famiglia – il padre è Enzo Trantino, straordinario giurista e grande parlamentare prima del Msi e poi di An, unanimemente rispettato – vive non permette trionfalismi; solo grande senso di responsabilità. Subito si avvieranno una serie di tavoli per verificare alcuni fondamentali da cui dipende l'inizio di questa amministrazione». E aggiunge: «C’è tanto di buono in questa coalizione. Non dimentichiamo - afferma il candidato del centrodestra che ha superato il 60% dei voti – che è la coalizione del governo regionale e nazionale e quindi c’è una sintesi assolutamente perfetta che consente di essere anche ottimisti su questo governo. Dispiace per la bassa affluenza, che dovrà servire da monito per invogliare la gente in futuro ad appassionarsi alla politica e ad andare a votare».

 

 IL PESO DELLE LISTE - Per i risultati delle liste, gli scrutini sono andati avanti fino a sera inoltrata e ci si è dovuto intanto affidare alle proiezioni del professor Noto, incaricato Alleanza Verdi e Sinistra della lettura dei dati dall’emittente locale Videoregione. Per Fratelli d’Italia il pronostico ha offerto la prima piazza col 13,8 per cento; 13,1 a Forza Italia e 11% alla lista Prima l’Italia, promossa dalla Lega di Salvini. Poi, liste autonomiste, da Grande Catania col 10,4, la civica di Trantino al 7,4 , la Dc al 6,1, un’altra lista di autonomisti al 5,3. A sinistra voti scarsi per Pd (9,4) e Movimento 5 stelle (6,4). Altre liste non hanno raggiunto lo sbarramento che in Sicilia è al 5 per cento. Va segnalato anche il personale successo di Cateno De Luca, leader di Sud chiama Nord, che diventa sindaco di Taormina, con il 60 per cento, battendo il candidato del centrodestra Bolognari, fermo al 30. diventa sindaco col 65 per cento in una città che in lui ha tentato di individuare la nuova speranza. 

 

 

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