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Israele, Enrico Mentana: "Attacco deciso ad agosto, ecco il report degli 007"

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Un attacco, quello di Hamas ai danni di Israele, che ha sorpreso molti. A spiazzare è stata la capacità dei terroristi islamici di prendere alla sprovvista l'intera struttura militare dello Stato ebraico, a cominciare dall'intelligence. Ed ecco che molti analisti vedono in Teheran la vera mano dietro l'offensiva. Tra questi anche Enrico Mentana. Il direttore del Tg La7, nel corso dello speciale dedicato al Medio Oriente, Diario di guerra, ha citato alcune "fonti di alto livello" dell'Intelligence italiana riportate dall'Ansa. 

Secondo quanto riferito dal giornalista, "l'Iran avrebbe fornito a Hamas sia le armi sia le indicazioni per geolocalizzare i diversi punti strategici da colpire in Israele". A confermarlo diversi "rapporti di fonti qualificate secondo i quali, tra agosto e settembre, ci sarebbero stati una serie di incontri riservati tra esponenti iraniani e rappresentanti di Hamas e della jihad islamica". Faccia a faccia in cui sarebbe stato stabilito che "la logistica e l'approvvigionamento di armi sarebbero state garantite dalle forze al Quds della Repubblica islamica".

 

 

Eppure l'Iran nega tali ipotesi. Ammettendo di sostenere Hamas ("noi appoggiamo orgogliosamente e incrollabilmente la Palestina"), Teheran nega i retroscena: "Non siamo coinvolti nella risposta palestinese che è stata condotta solo dai palestinesi. L'azione della Resistenza palestinese è stata una difesa pienamente legittima contro i crimini e le usurpazione dell'illegittimo regime sionista". Dichiarazioni che non convincono. Anche il Wall Street Journal riferisce che funzionari di sicurezza iraniani hanno contribuito a pianificare l'attacco a sorpresa, e sarebbe stato proprio l'Iran a dare il via libera per l'attacco durante una riunione a Beirut lunedì 2 ottobre. Al momento comunque il governo degli Stati Uniti mantiene la massima cautela in merito al ruolo di Tehran nell'attacco.

 

 

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