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Rai, Serena Bortone: "Cancellato il monologo di Scurati". La sinistra insorge. FdI: "Solo marketing"

Antonio Scurati

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"Ho appreso ieri sera, con sgomento, e per puro caso, che il contratto di Scurati era stato annullato": Serena Bortone ha fatto sapere su Instagram che il monologo dello scrittore sul 25 aprile, previsto questa sera nella sua trasmissione, Che sarà, è stato cancellato. "Non sono riuscita ad ottenere spiegazioni plausibili - ha scritto la conduttrice -. Ma devo prima di tutto a Scurati, con cui ovviamente ho appena parlato al telefono, e a voi telespettatori la spiegazione del perché stasera non vedranno lo scrittore in onda sul mio programma su Raitre. Il problema è che questa spiegazione non sono riuscita a ottenerla nemmeno io". 

In realtà, però, una spiegazione ci sarebbe: il testo di Scurati, vagliato dalla dirigenza, sarebbe stato giudicato troppo politicamente schierato mentre si è in un momento di campagna elettorale. Per questo allo scrittore, ribattezzato in passato da Libero come "l'uomo di M" in riferimento alla sua trilogia dedicata a Mussolini, sarebbe stato proposto di fare comunque il monologo durante la trasmissione della Bortone, ma a titolo gratuito. La proposta, però, sarebbe stata respinta. Di qui la revoca della sua partecipazione a Che sarà.

 

 

 

Non sono tardate ad arrivare le reazioni scomposte della sinistra: “Telemeloni questa volta l’ha fatta veramente grossa”, ha commentato Sandro Ruotolo, responsabile Informazione nella segreteria Pd. Mentre il senatore dem Francesco Verducci, membro della Commissione di Vigilanza Rai, ha detto: "Questo è un caso gravissimo di censura nei confronti di Scurati. E un caso gravissimo di violazione dell’autonomia editoriale di un programma, oltreché una inquietante intimidazione di fatto nei confronti dell’autrice e conduttrice Serena Bortone, degli autori del programma, e per estensione di tutti gli autori Rai. La Presidente Rai intervenga nei confronti di Ad e Direttore per chiarire questa vicenda. Siamo in presenza di un atto di censura e prevaricazione gravissimo, che non può essere accettato". 

Per la maggioranza, invece, a parlare è stato il vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Alfredo Antoniozzi: "Antonio Scurati è uno di quegli autori molto intelligenti che, con la destra al governo, sanno di poter fare marketing vendendo libri e incassando soldi dalle apparizioni pubbliche. Ogni anno, ma solo se c'è la destra al governo, questi intellettuali escono in prossimità del 25 aprile a ricordarci che esiste il fascismo. Una cosa assurda". E ancora: "È già successo con Berlusconi che ha reso ricchi famosi giornalisti, diventati in realtà famosi solo per questo. È la logica commerciale della storia falsata che viene spacciata come vera. Se domani cadesse il nostro Governo, Scurati non venderebbe più una copia e il fascismo sparirebbe, salvo ricomparire magari tra qualche anno". 

 

 

 

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