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Michele Santoro gioca a fare l'hippy: come vuole finanziare il "reddito universale"

Daniele Dell'Orco
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C’è stato un tempo in cui gli Stati Uniti venivano chiamati la “terra delle opportunità”. Oggi però, almeno in politica, il vero El Dorado è senza dubbio l’Italia. Dopo la scalata del Movimento 5 Stelle che ha fatto giurisprudenza, tanti, tantissimi (compresi, guarda caso, parecchi ex grillini) cercano ad ogni tornata di pescare il biglietto vincente della lotteria provando a cavalcare il sentimento “anti-sistema”.

Il bello dei movimenti che ne derivano è che esiste una definizione, quella tra virgolette, appunto, capace di tenerli tutti assieme. E visto che il sistema attuale in effetti qualche lacuna ce l’ha di elettori potenziali ce ne sarebbero a iosa. Epperò quando iniziano a parlare tra loro su come dovrebbe essere il nuovo sistema, siccome nessuno vuole rinunciare alla propria idea diventano un firmamento di sigle, siglette e partitini a conduzione familiare.

 

 

A una quindicina di giorni dalle europee, la corona d’alloro del più assurdo movimento anti-sistema di sempre se l’aggiudica a mani basse la lista “Libertà” guidata dal ras della Sicilia Orientale Cateno De Luca. Due pagine di programma ma probabilmente un almanacco necessario per scrivere la “descrizione” del movimento al momento della registrazione del listone. Come fosse un albero di Natale, a comporlo ci sono infatti ben 19 listine, di estrazione totalmente opposta.

Già per disegnare il logo a qualcuno sarà venuto il mal di testa, figuriamoci a trovare parole chiave in grado di rappresentare tutti. Si è optato per “libertà”, che va sempre bene, anche se le due pagine di programma sono ricche di un termine ben più roboante: “sovranità”. Purtroppo teletribuno anti-berlusconiano per eccellenza, Michele Santoro, incapace di accordarsi con qualcuno perché il suo feeling col riflettore intimorisce troppo. La sua lista “Pace Terra Dignità” è una replica goffa allo slogan storico della destra “Dio patria famiglia”. Intanto il sistema che vorrebbe picconare uno sberleffo gliel’ha già fatto, ricusando il simbolo nella circoscrizione Nord-Ovest perché è stato presentato un modulo di raccolta firme senza timbro relativo alla Valle d’Aosta.

 

 

La lista “Pace Terra Dignità” di timbri se ne frega, visto che deve risolvere i grandi drammi del pianeta con una ricetta ispirata direttamente alla filosofia hippie: sull’Ucraina chiede il cessate il fuoco immediato e lo stop alla fornitura di armi in sostegno all’esercito ucraino, e vuole far sedere tutti intorno a un tavolo garantendo la reciproca sicurezza alle parti con convincenti pacche sulle spalle; sulla guerra a Gaza vuole favorire la convivenza di israeliani e palestinesi all’interno di un unico soggetto statale, l’importante è che gli israeliani non rompano troppo le scatole; vuole poi offrire soldi per tutti con l’introduzione di un reddito universale, presi dal taglio totale delle spese militari, dal momento che le guerre si risolvono chiacchierando; e di reddito non ne serve poi nemmeno tanto, visto che c’è da mangiare meno, lavarsi meno e produrre meno per salvare pianeta. I testimonial sono l’attore Paolo Rossi, il matematico Piergiorgio Odifreddi, il vignettista Vauro, la scrittrice Ginevra Bompiani, il leader di Rifondazione Maurizio Acerbo. Ecco, a loro la parola sovranità interessa meno, visto che hanno scelto di puntare direttamente sull’internazionalismo socialista.
 

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