Con la nomina di Papa Prevost sono emerse numerose profezie: da quella di The Young Pope, la serie tv di Paolo Sorrentino che mise in scena il primo papa americano, fino a quella di un lettore del Foglio. Quest'ultimo, in merito al toto-papa che ha catalizzato l'attenzione per settimane, aveva detto la sua. L'occasione? La rubrica delle lettere di mercoledì scorso e che oggi il direttore Claudio Cerasa condivide su X.
Qui si legge: "Essendo sul Monte Athos il giorno della morte di Papa Francesco, una locale intelligenza bizantina mi ha riferito che il prossimo papa sarà Leone XIV. Il nome terreno lo si ricava facilmente" era il contenuto della confessione del lettore. Una confessione che ha lasciato Cerasa di sasso: "Ora che Leone XIV è una realtà, il mittente di quella misteriosa lettera può rivendicare, con una certa ironia, un raro primato: aver saputo il Papa prima ancora del conclave", scrive Cerasa.
Sorprese anche le agenzie di scommesse inglesi. William Hill, una delle principali, lo quotava a 50 volte la posta: puntata moltiplicata per 50 per chiunque ha creduto nella sua elezione e ha scommesso. Nelle giocate totali, Prevost era inserito nel "gruppo altro", che in totale raccoglieva meno del 25 per cento delle preferenze. Insomma, Prevost è stato fino all'ultimo una scelta di secondo piano rispetto ad altri candidati. E il nome scelto da Leone non era da meno. Per le agenzie di scommesse il più probabile era Francesco, in omaggio a Bergoglio, seguito da Giovanni, Giovanni Paolo e Benedetto.
Lettori speciali del Foglio: questo è il numero di mercoledì scorso pic.twitter.com/wsh3Es7fmR
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) May 9, 2025