"Questi ragazzi sono da condannare. Solo con lezioni pesanti si può cambiare, non ridendo e scherzando": Giuseppe Cruciani, giornalista e conduttore radiofonico de La Zanzara su Radio24, lo ha detto nello studio di Paolo Del Debbio a Dritto e Rovescio su Rete 4 rivolgendosi a un giovane di una baby gang. Al centro del dibattito, infatti, c'erano i furti commessi da questi gruppi soprattutto nei confronti di coloro che gli oggetti di lusso possono permetterseli.
"Loro rubano perché sostanzialmente sanno che in Italia queste cose sono impunite. Non c'è sanzione, non c'è pena", ha spiegato Cruciani. Che subito è stato interrotto dal ragazzo ospite in studio: "Noi paghiamo per queste cose, noi siamo impulsivi però prendiamo il pieno possesso delle nostre azioni". "No, tu confessi di avere rubato e sei qui in uno studio televisivo a ridere e scherzare...", ha controbattuto il giornalista.
"Però non mi hanno beccato, cosa vuol dire?", ha insistito il giovane della baby gang. "In un Paese normale uno confessa di aver rubato un cappello, di aver rubato una cinta, e ci dovrebbero essere i carabinieri qua fuori che ti aspettano e ti portano via", ha chiosato Cruciani tra gli applausi del pubblico in studio.
"Rubano perché sanno che in Italia queste cose sono impunite!
— Dritto e rovescio (@Drittorovescio_) November 13, 2025
In un Paese normale dovrebbero intervenire le forze dell'ordine!"
Giuseppe Cruciani a #drittoerovescio sui ragazzi delle baby gang che rubano oggetti di lusso a chi può permetterseli pic.twitter.com/fyDw35ro1E