Monsignor Cristoforo Madruzzo venne eletto Cardinale a 33 anni con il titolo di San Cesareo in Palatio il 7 gennaio 1545 durante un Concistoro indetto da Paolo III (Alessandro Farnese) mentre monsignor Gian Maria Ciocchi del Monte ebbe la medesima nomina a 49 anni con il titolo di San Vitale il 22 dicembre 1536, sempre durante un Concistoro indetto dallo stesso Pontefice.
Partecipi entrambi del Concilio di Trento, entrarono in rotta di collisione poiché Madruzzo aveva idee progressiste tipiche del territorio nord europeo e, per contro, Ciocchi del Monte era un tradizionalista altrettanto tipico della Curia romana. Quando Paolo III cessò di vivere (10 novembre 1549) e si rese necessario un nuovo Conclave per eleggere il successore, Madruzzo si prodigò molto affinché non fosse il suo avversario di Concilio ma, ahilui, non ci riuscì: Ciocchi del Monte venne infatti eletto il 7 febbraio 1550 quasi all’unanimità con il nome di Giulio III ma l’unanimità non tragga in inganno poiché la lotta fu aspra e durissima prima della convergenza.
Per oltre cinque anni Madruzzo pensò bene di tenersi alla larga da Roma e, quando il 23 marzo 1555 seppe del decesso di Giulio III, fu tra i primi a giungere a Roma confluendo sulla nomina del cardinale Marcello Cervini, nominato a 38 anni il 10 dicembre 1539 sempre al tempo di Paolo III con il titolo di Santa Croce in Gerusalemme. Il Conclave si concluse infatti in quattro giorni e il 9 aprile Cervini venne eletto Papa, assumendo il nome di Marcello II, cioè il suo stesso nome di battesimo che, incredibilmente, suscitò subito un brusìo alquanto accentuato fra i cardinali: infatti nessuno ne parlava apertamente ma molti ritenevano che usare il proprio nome portasse jella!
Madruzzo ed altri perorarono naturalmente la causa di Marcello, considerando ridicolo che proprio dalla Chiesa venissero argomenti di incredibile superstizione. Marcello comunque, nonostante le più svariate teorie di alcuni cardinali per convincerlo a desistere, alla fine si mostrò autoritario e facendo riferimento alla sua nomina, impose il silenzio sull’argomento con qualcuno che, forse, pensò tra sé e sé: «Poi non dire che non te l'avevo detto!». Ebbene, Marcello II morì dopo 20 giorni a 54 anni, lui che in precedenza non aveva mai avuto un raffreddore e va detto comunque come da allora alcun Pontefice si sia più chiamato con il proprio nome. Il cardinal Madruzzo proseguì nei suoi molteplici incarichi e morì a Tivoli il 5 luglio 1578, lo stesso mese e giorno della nascita nel 1512.