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Salone della moda, forse due modelle anoressiche

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Le "sentinelle" del Comune di Milano controllano i casi di eccessiva magrezza sulle passerelle milanesi

carlotta mariani
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Modelle troppo magre. Secondo le sentinelle contro l'anoressia ingaggiate dall'Assessorato alla Salute del Comune di Milano due ragazze (nel primo e nel secondo giorno di sfilate milanesi) erano davvero troppo secche. Il limite "teorico" (perché certo nessuno può obbligarle a salire su una bilancia) è di essere almeno una taglia 38. Ma come ci spiega chi di queste cose se ne intende, basta poco per cogliere la differenza tra una magra "sana" e una magra "malata": quelle sane hanno muscoli e pelle tesa, e un colore roseo sulle guance. Le anoressiche, solitamente, hanno ossa al posto di gambe e scapole e costole a vista. Secondo le sentinelle, due modelle tra le tante che sfilano in questi giorni a Milano erano al limite dell'anoressico. Per questo è scattata la segnalazione dell'assessore Giampaolo Landi di Chiavenna. “Ne ho data doverosa e riservata comunicazione al presidente della Camera Nazionale della Moda, il cavalier Boselli - ha dichiarato Chiavenna – lui poi deciderà il da farsi”. “ Non voglio censurare nulla – ha sottolineato l'assessore – voglio soltanto contestare quei casi di magrezza patologica, che non hanno niente a che vedere con l'eleganza, ma hanno solo un potere nocivo sulle giovanissime, che potrebbero vedere in loro un modello pericoloso da seguire”. I nomi delle modelle non sono stati ancora rivelati perché la segnalazione deve essere verificata e bisogna capire se si stratta di “magrezza fisiologica o patologica” ha detto l'assessore Chiavenna. I controlli alle sfilate sono un'idea di Chiavenna che ha reclutato nove sentinelle tra le ragazze del jet set internazionale: Scilla e Fabrizia Ruffo di Calabria, Isabella Gaetani d'Aragona, Marta Ferri, Carolina Salvati, Laura Lombardi, Raffaella Genghini, Barbara Insom, Rossana Ciccarone. Madrina delle giovani è Gabriella Dompé, moglie del presidente di Farmindustria.

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