L'alta moda tira la cinghia
Sugli abiti diamanti finti
Roma - Anche l'alta moda tira la cinghia. In tempi in cui, come ci confermano le più recenti notizie economiche, i consumi degli italiani sono in netto calo anche la couture italiana si dà al risparmio Alla manifestazione di moda “Alta Roma” in programma dal 6 all 11 luglio tra l'Auditorium e il Complesso Monumentale di S.Spirito, nella capitale, a pagare il biglietto saranno anche le 17 case di moda che aderiscono a questa manifestazione. Per veder sfilare i propri modelli, gli stilisti dovranno sborsare un contributo di 5mila euro. Insomma un alta moda democratica che paga per esporre la sua merce preziosissima.“È il minimo”, risponde Nicoletta Fiorucci, presidente di Alta Roma , “considerando che ogni manifestazione di moda ci costa circa un milione di euro”..Molti stilisti però storcono il naso, obbiettando che pur pagando, la stampa straniera a Roma è latitante. Ci vuole un modo per attirare i giornalisti stranieri e farsi un po' di pubblicità.“Per questo motivo” risponde la Fiorucci, “ho pensato di organizzare una mostra itinerante sulla storia dell'alta moda romana, dal '47 al '70, che dal 2010 girerà i più importanti musei del mondo”. Alcuni stilisti cercano di adeguarsi a questo trend al risparmio ed annunciano nuove proposte che coniughino lusso, unicità ma anche costi relativamente contenuti. Gattinoni, per esempio, annuncia che nella sua nuova collezione, assieme agli abiti di alta moda, ci saranno 15 capi di demi couture, cioè costruiti seguendo i criteri dell'alta sartoria, ma dai costi più contenuti. Anche Marco Coretti, che torna a sfilare dopo qualche anno di assenz , propone una collezione ispirata ai diamanti, ma finti. Sono 23 abiti arricchiti con Swarovsky e cristalli di Boemia degli anni Trenta.