"Motivetti d'imbarazzo": perché al Festival di Sanremo quel che conta di più è il brutto della diretta.
Chiara Ferragni batte Chiara Ferragni e si aggiudica la statuetta "Motivetti d'imbarazzo" per la prima serata del Festival. No, non è un errore: l'influencer, imprenditrice della moda e co-conduttrice al debutto in tv riesce ad aggiudicarsi i primi due posti della classifica con il "peggio" visto all'Ariston. Bella lotta, c'è da dire. Si parte con la faccia di cera di Sergio Mattarella che si scioglie in un ghigno quando Roberto Benigni regala la battutaccia politica su Amadeus e il rischio di regime in Riviera. C'è chi giura che il Capo dello Stato se ne sia fuggito pochi minuti dopo terrorizzato dall'essere inquadrato durante l'esibizione di Anna Oxa.
C'è Amadeus che prima chiama "Sangiovanni" il povero gIANMARIA, poi si supera chiamando "Salmo" il meno povero Blanco. C'è ovviamente Blanco, che si accanisce sulle rose prendendo troppo sul personale la sua canzone. C'è Piero Pelù che per prendere le distanze da Amadeus pensa bene di dirglielo in faccia: "Io e te siamo la prova che la biodiversità esiste". E ancora: Mr Rain e Ama vestiti con la stessa giacca a paillettes.
In cima alla torta, però, è tutta una Blonde salad. Meglio del monologo ego-riferito della Ferragni (quello che Selvaggia Lucarelli ha sintetizzato perfidamente "Pikkola Kiara"), più trito del soffritto (e il nude-look-per-finta l'aveva già sdoganato, in modo naif, da Madame nel 2021), ci sono però le prime parole pronunciate in assoluto all'Ariston, mentre scendeva terrorizzata la scala. Accolta da Amadeus e Gianni Morandi, non trova nulla di meglio che sussurrare "Essere qui è surreale". Capiamo l'emozione, ma non proprio il massimo.