Festa del 25 aprile

Monti si sente un partigiano:dobbiamo liberarci dalla crisi

Lucia Esposito

  E' la sua prima festa della Liberazione. Il presidente del consiglio, ha aperto la celebrazione con una visita al museo storico della Liberazione in via Tasso a Roma. Il premier ha parlato di un'altra li berazione quella economica: "si tratta di rigenerare un’esperienza di liberazione, meno drammatica, certo, ma di liberazione da alcuni modi di pensare e vivere a cui ci eravamo abituati e che impedivano al Paese di proiettarsi nel futuro. Sui muri di questo museo - ha aggiunto Monti - c'è l’evidenza di un’esperienza drammatica di tanti giovani che hanno contribuito, con le loro sofferenze, a liberare il Paese. Oggi ciò che viene richiesto a ciascuno è meno grave, meno drammatico, ma richiede la stessa complessità corale di impegno".  Nuova liberazione "La Resistenza è, con il Risorgimento, uno dei pilastri su cui sono fondate la nostra democrazia e nostra libertà, beni inalienabili dell’individuo. La visita di queste stanze è stata per me commovente: su queste pareti è testimoniata l’esperienza di chi ha sofferto per il Paese che ci richiama al fatto che il 25 Aprile è la Festa di Liberazione di tutti gli italiani". Il rigore porterà gradualmente alla crescita e al lavoro. Gli italiani lo sanno, stanno facendo grandi sacrifici e vorrei per questo ringraziarli".  "Liberiamoci di Monti" - Anche Roberto Maroni, oggi, si sente partigiano. E il suo sogno è una Liberazione dal governo Monti. "25 aprile, festa della Liberazione: io voglio liberarmi presto anche di questo governo incapace e pasticcione. Padania libera", ha scritto il leghista in un post su Facebook, in cui ha linkato un articolo di 'Libero' dal titolo 'Il buco della Fornero ci costerà 15 miliardi'.