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Grillo parlante contro Grillo ridens: Napolitano attacca Beppe

Il Presidente se la prende con l'antipolitica e "il demagogo di turno"

Pruneddu Pietro
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  Giorgio contro Beppe, il grillo parlante contro il Grillo ridens. "Non bisogna abbandonarsi a una cieca sfiducia nei partiti come se nessun rinnovamento fosse possibile, e senza finire per dar fiato a qualche demagogo di turno". Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel suo discorso per le celebrazioni del 25 aprile, ha tracciato un identikit chiaro, che porta dritto al comico genovese fondatore del Movimento 5 stelle. "La politica non è qualcosa di sporco. Oggi cresce la polemica, quasi con rabbia, verso la politica. E si prendono per bersaglio i partiti, come se ne fossero il fattore inquinante", ha detto Napolitano. No all'antipolica - Il richiamo del Capo dello Stato è contro l'antipolitica di Grillo: "Ci si fermi a ricordare ed a riflettere prima di scagliarsi contro la politica. Dinanzi alla crisi che ha investito l'Italia e l'Europa, abbiamo bisogno di attingere alla lezione di unità nazionale. Abbiamo bisogno della politica come impegno inderogabile". Dal palco di Piazza del Popolo a Pesaro, Giorgio Napolitano richiama tutti ad aver fiducia nei partiti, ai quali chiede di ritrovare "uno slancio ideale. Non si opponga una sfiducia preconcetta e aggressiva". Come l'Uomo Qualunque - Chiede fiducia Napolitano e ricorda l'esperienza de L'Uomo Qualunque, un movimento che ha molti punti in comune con i grillini. "La campagna contro i partiti, tutti in blocco, contro i partiti come tali, cominciò prestissimo dopo che essi rinacquero con la caduta del fascismo: e il demagogo di turno fu allora il fondatore del movimento dell'Uomo Qualunque, un movimento che divenne naturalmente anche esso un partito e poi, in breve tempo, sparì senza lasciare alcuna traccia positiva per la politica e per il Paese".   

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