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Bocchino, il vice del nulla si butta a sinistra. Col Pd

Il numero due di Fli dopo il tradimento di Casini: "Nostro futuro coi democratici se mollano Di Pietro e Vendola"

Matteo Legnani
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Futuro e libertà annaspa, dopo i deludenti risultati delle amministrative e il "tradimento" di Casini che ha già dato per morto il Terzo Polo. E il numero due di Fini, Italo Bocchino, che resta pur sempre un ex di Alleanza nazionale, è pronto a consegnarsi al Pd. In un'intervista al Messaggero, Bocchino confessa che il Terzo Polo "non ha funzionato come contenitore cui si rivolgono gli elettori delusi dal Pdl e Lega". A livello nazionale, per il luogotenente dei futuristi, c'è bisogno di un  governo di larghe intese che unisca Pd, Terzo polo e la parte riformista del Pdl, anche se "purtroppo è impossibile»" perchè "il Pdl è dominato dai falchi. Ma - prosegue - se il Pd mollasse Di Pietro e Vendola per venire con noi io stapperei lo champagne". Fli, precisa al quotidiano di via del Tritone, vuole andare «verso una federazione dei moderati. Pensiamo a un cartello elettorale, nel quale ognuno potrà dare il proprio contributo". La stagione dei partiti unici, dice, "è superata".

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