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Berlusconi: "Datemi il 51%e Italia uscirà da crisi"

Matteo Legnani
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All'assemblea della Giovane Italia, l'associazione dei "junior" del Pdl, Silvio Berlusconi si è presentato oggi come un "vecchio saggio". E nel suo intervento ai baby azzurri è tornato a quel lontano '94, quando decise di scendere in campo per cambiare l'Italia. "Devo chiedere scusa agli italiani" ha detto il Cav "perchè vent'anni fa ho chiesto la loro fiducia per fare dell'Italia un paese migliore, per fare un'autentica rivoluzione liberale. Li ho illusi, purtroppo non sono riuscito nel mio intento, ma non ho colpe perchè mi hanno sempre messo i bastoni tra le ruote". L'ex premier ha voluto poi rispondere a quanti, in questi giorni, gli chiedono di un suo possibile ritorno in campo da protagonista: "Quando mi chiedono se sono intenzionato a continuare ancora in politica, io dovrei rispondere in un solo modo: non è un fatto definitivo, sto maturando delle decisioni, ma il modo è questo, ovvero sì, io ci sto ma dovete darmi il 51%". Libertà - Il Cavaliere ha poi spostato l'attenzione sulla attuale situazione politica: "Oggi siamo governati da persone che non abbiamo eletto. Non possiamo utilizzare tranquillamente un mezzo di comunicazione essenziale come il telefono. Non possiamo spendere riservatamente i nostri euro, perchè oltre i mille euro scatta l'occhio del fisco. Abbiamo una burocrazia invadente che ci vieta ogni intervento sulla nostra casa. Se il Parlamento approva il ddl anticorruzione saremo nelle mani dei pubblici ministeri, e questa non è più una situazione di libertà",   Giustizia - E a proposito di giustizia, l'ex premier ha aggiunto: "Io sono un   perseguitato della giustizia. Ieri mattina si è tenuta la 2.637esima   udienza contro di me, si tratta di un record universale". Nel mio ultimo governo ci ho messo un anno e mezzo per confezionare una riforma sotto forma di ddl, ma in Parlamento Gianfranco Fini, che molti dicono di essere punto di riferimento dell'Anm in politica, ha aspettato più di un anno per fare esaminare questo provvedimento. E' colpa sua e dei vari Casini, Follini, Maroni, Calderoli se non è stato possibile fare una riforma della giustizia vera". Quindici partiti - Berlusconi ha poi rivelato: ""Mi è stato presentato un progetto per un nuovo partito da una persona amica, che è Vittorio Sgarbi, assistito da un suo amico e io mi sono informato, esattamente come mi informo su altri progetti, come quello dei Pensionati, degli Ambientalisti con gli animali nel cuore, Grande Sud, Noi Sud, Io Sud, I Responsabili, Popolo e Territorio...".   "Sono quindici i protagonisti che sono venuti da me intenzionati a fare una nuova formazione politica nel centrodestra. Io - prosegue Berlusconi - ha cercato di dissuaderli tutti, non ho sposato - scandisce - alcuna proposta, anzi sono convinto che debba darsi un'unitarietà a tutto l'elettorato del centrodestra".

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