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Monti accelera su un testo mutilato e che scontenta tutti: "Approvarlo in tempi rapidi per tenere il passo dell'Europa"

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Il premier alla Camera poi chiede la ratifica in tempi rapidi del fiscal compact

Andrea Tempestini
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Il premier Mario Monti, ora, vuole accelerare al massimo sulla spending review, un testo sempre più misero (è stato stralciato il taglio dei piccoli ospedali, quello delle province, è saltato il blocco delle tariffe e invece è previsto l'aumento dell'Iva): "Il cammino della politica interna economica - ha spiegato nel corso del suo intervento alla Camera - deve tenere il passo con questa accelerata dinamica dell'Europa". Per questo, ha aggiunto, "a breve il governo presenterà i provvedimenti sul fronte della spending review". Il governo, come al solito, chiede alle aule di approvare un testo che lascia tutti delusi. Monti, però, chiede ancora un ok a scatola chiusa. Poi l'altra priorità, l'approvazione del Fiscal Compact: "Il Parlamento, con la mente sgombra di possibili difficoltà del quadro complessivo europeo, proceda ora rapidamente alla ratifica del Fiscal Compact e del trattato istitutivo del meccanismo europeo di stabilità, consentendo di concludere l'iter di approvazione entro la fine del mese". Così ha chiesto Monti alla Camera. Il premier ha ribadito che il governo si accinge "a sorvegliare il risultato del Consiglio nelle sedi più tecniche, come l'Eurogruppo" e ha aggiunto: "So bene quanto Camera e Senato hanno lavorato approfonditamente su questo tema, ma ormai doppiato il capo del Consiglio Ue, la tabellina che sta nelle tasche dei capi di governo che vogliono stimolarsi gli uni con gli altri è la data della ratifica di questi due fondamentali passi". 

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