L'interrogatorio

L'accusa di Fiorito: tutti i partiti si spartivano i fondi

Lucia Esposito

 Franco Fiorito , nel verbale del suo interrogatorio di sette ore, entra nel dettaglio di tutte le ruberie che si perpretravano alle regione Lazio e alza il velo su quello che ormai viene chiamato "il sistenma Lazio". Dai "ladri" che si facevano saldare le fatture false, ai vertici che avallavano la distribuzione irregolare dei fondi. In un articolo sul Corriere della Sera a firma di Fiorenza Sarzanini, emerge chiaramente il quadro descritto da Fiorito al procuratore aggunto Alberto Caperna e al sostituto Alberto Piletti : parenti assunti come dirigenti, consulenti strapagato, vacanze extralusso spacciate per missione politiche.   Le accuse «Mi risulta che anche gli altri gruppi siano nelle condizioni del Pdle quindi chiedo formalmente l’acquisizione della documentazione che riguarda l’intero consiglio», spiega Fiiorito. Già giovedì gli investigatori del Nucleo valutario sono tornati negli uffici della Regione per acquisire i documenti che riguardano l’erogazione dei fondi a tutte le formazioni. Altre carte sono state prese nella filiale Unicredit interna al palazzo dove sono aperti i conti correnti dei partiti sui quali vengono addebitate le somme elargite mensilmente. Fiorito consegna ai magistrati la copia di una lettera che ha inviato ai consiglieri del Pdl, alla Polverini, ad Abbruzzese e al suo vice De Romanis il 18 luglio scorso e nella quale affermava: "Sollecitato da alcuni zelanti colleghi ho proceduto ad una serie di controlli sui documenti giustificativi delle spese effettuate. Trovando una situazione assolutamente insostenibile con assenze totali di documentazioni in alcuni casi e con giustificazioni diciamo così"