Scandalo Lazio

Magna magna a spese dei disabili

Lucia Esposito

  Nello scandalo del Lazio ci sono risvolti ancora più scandalosi delle feste con le maschere da maiali, i fiumi di chamapagne e le ostriche a gogò: c'è il dramma di trenta famiglie del frusinate che non possono più contare sull'aiuto del centro per disabili di Pontecorvo per i loro figli disabili. Mentre i consiglieri comunali pasteggiavano a ostriche e champagna, scrive il Fatto Quotidiano - veniva tagliata la spesa per il sociale di 150 milionio di euro in anno, e come spiega al quotidiano la consigliera dell'idv Giulia Rodano, si è passati dai 387 adel 2011 ai 230 del 2012.  Il direttore del Consorzio dei Comuni del Cassinate per la programmazione e la gestione dei servizi social, Emilio Tartaglia - i si è visto quindi costretto a chiudere il centro diurno di Pontecorvo: trenta ragazzi con disabilità grave. "Lo stanziamento era già stato decurtato di 400mila euro dall'inizio del 2012 - spiega Tartaglia al Fatto . ma i quattro milioni stanziati dall'assessorato alle Politiche sociali non sono mai stati erogati. Adesso, con le dimissioni della Polverini c'è il rischio che taglino ulteriormente". Così grazie al magna magna dei politici, trenta ragazzini che andavano al Centro ogni giorno, facevano psicomotricità, e diverse attività sono costretti a stare a casa. "Quando andavamo a bussare alla porta degli assessori o dei consiglirei, la risposta era sempre la stessa: non c'è un euro", si sfoga con il Fatto Anna Maria De Angelis, presidente dell'Associazione regionale per la salute mentale.