Bestiario

Pansa: Meglio un Monti bis di Bersani e Camusso

Giulio Bucchi

di Giampaolo Pansa Mi sembra abbastanza inutile l’intenso dibattito sul Monti bis. Nella primavera del 2013, dopo la conclusione di questa legislatura e le nuove elezioni, dovrà esserci  un altro governo guidato dal premier oggi in carica? Oppure l’esecutivo dei tecnici ci farà il piacere di lasciare il passo ai politici, affinché possano ripristinare la democrazia oggi sospesa nel limbo dei maledetti professori?  Il Bestiario non ha dubbi: meglio, molto meglio, un Monti 2 che un’alleanza caotica tra parrocchie della Casta. A cominciare da quella che per ora sembra maggioritaria, un agglomerato che vedrebbe insieme soggetti rischiosi. Come il Pd di Bersani, la Cgil della Camusso, la Sel di Vendola e chi più ne ha più ne metta.  Perché bisogna auspicare l’avvento del Monti bis? Per una serie di motivi che sono ben chiari nella testa di tanti italiani qualunque. Gente pratica che diffida dei partiti di oggi, non si appassiona al dibattito sulla democrazia sospesa e bada al sodo. Il sodo è la tenuta della baracca Italia, da salvare a tutti i costi. Evitando un crollo che potrebbe distruggere quel che resta del nostro benessere: le aziende in grado di offrire lavoro, i risparmi conservati nelle banche, un minimo di rispetto per figli e nipoti, vittime incolpevoli di un fallimento del sistema paese.  Gli italiani qualunque stanno aprendo gli occhi di fronte a una realtà che sulle prime non avevano intravisto. Oggi hanno capito che la crisi ha tre facce: economica, finanziaria, sociale. E durerà a lungo. Ci vorrà qualche anno prima di considerarci in salvo. Anche nell’ipotesi che non peggiori, la sua stessa durata la renderà più cattiva. A pagarne lo scotto saranno i ceti deboli e insieme a loro i contribuenti fedeli. Si potranno anche immaginare tasse feroci a carico dei presunti ricchi. Ma non si caverà il ragno dal buco se non verrà sconfitto il nemico numero uno: l’evasione fiscale.  Leggi l'articolo integrale di Giampaolo Pansa su Libero in edicola oggi, domenica 30 settembre