Il passo indietro di Berlusconi

Il Cav chiama, Monti lo snobbaE Montezemolo è l'unico a rispondere

Nicoletta Orlandi Posti

  Silvio Berlusconi non si candida premier per riunire tutti i moderati e lanciare al candidatura di Monti a Palazzo Chigi: lo ha annunciato prima dalle pagine di Libero poi ai microfoni di Canale 5, a La telefonata di Maurizio Belpietro. L'appello è stato fatto, ma i diretti interessati per ora nicchiano. Ad eccezione di Luca Cordero di Montezemolo. E così di fronte al gelo di Monti che non coglie l'assist del Cavaliere, perché più interessato al Quirinale, la diffidenza di Pierferdinando Casini che sostenendo che si tratti di un bluff ha messo in guardia i colleghi delle altre forze di maggioranza, sembra un gran passo avanti l'apertura della Fondazione di Montezemolo, che finora non aveva fatto sconti a nessuno, men che meno a Silvio Berlusconi. È un "fatto importante e un gesto di responsabilità", da tenere in considerazione, dicono da Italia Futura. Nicola Rossi, uno dei big della fondazione, spiega al Tempo che la decisione del Cavaliere "chiama in causa il mondo dei moderati, che si troverebbe a ragionare in una situazione diversa e con esiti diversi. C'è comunque - osserva - una parte di elettorato moderato, e sono tanti, che vuole sfuggire all'alternativa tra la politica vista all'opera in questi ultimi 20 anni e la protesta sterile dei grillini. Sono elettori che cercano altre opzioni a cui occorre dare un'offerta adeguata sia sotto il profilo del rinnovamento, sia sotto quello della credibilità". L'ex ministro del'Economia. E oggi, mercoledì 10 ottobre, Giulio Tremonti, sempre a La Telefonata di Belpietro, Giulio Tremonti ha detto: "