spending review

Sardegna, la giunta impugna la spending review per salvare lo statuto autonomo

Roberto Procaccini

La Sardegna vuole salvare il proprio status di regione autonomia e si scaglia contro spending review, riforma della Costituzione e costi della politica. I più alti esponenti dell'amministrazione sarda provano ogni mossa possibile, lettere, appelli e impugnazioni. Il presidente Ugo Cappellacci (Pdl) ha consegnato una lettera-appello al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. "Si rischia di allontanare definitivamente la Sardegna dall'Italia - si legge - perché i tagli e le limitazioni della spesa si sono abbattute come una terribile mannaia sulla già debole situazione finanziaria della Sardegna". Il problema non sono solo i soldi (Cappellacci vede all'orizzonte 500 ulteriori milioni di tagli per le regioni a statuto speciale), ma è politico: "Si sferra sull'onda dell’emotività un ingiustificato attacco - aggiunge il presidente sardo - contro il regionalismo e le autonomie regionali speciali". Per non essere solo nella sua battaglia in difesa dello statuto speciale dell'isola, Cappellacci invoca l'intervento di tutti i parlamentari sardi in "una battaglia unitaria nei confronti di uno Stato che continua a disattendere ai propri compiti istituzionali e - arringa - viola sistematicamente le prerogative della Sardegna". L'impugnazione - La consegna della lettera di Cappellacci a Napolitano ha fatto seguito alla Conferenza Stato-Regioni tenuta in mattinata. Già in precedenza la giunta sarda aveva presentato l'impugnazione della legge della spending review, anche se il testo non è definitivo. "Quelli che emergono sono scenari inquietanti - dice Giorgio La Spira, vicepresidente della giunta sarda e assessore alla Programmazione -. Non ci opponiamo ai tagli ai costi della politica, ma non possiamo accettare che si cancelli la specialità della Sardegna". In tema di modifica del Titolo V della Costituzione (quello su regioni, province e comuni) e sulla legge sui costi della politica, La Spira snocciola i suoi dati. "91 milioni di incremento del limite di spesa derivante dal patto di stabilità - dice - 41 milioni di minore spesa per la sanità e 25 milioni in meno per i comuni e le province. Questo è solo un calcolo provvisorio - aggiunge - gli uffici sono già al lavoro per quantificare i numeri definitivi". Ma quello che più spaventa il governo sardo è "la fortissima accelerazione verso il centralismo statale ", cioè "una grossolana manovra finalizzata a cancellare l’autonomia". Parlatene col Parlamento - Il presidente Napolitano incamera, ma invita tutti ad andare avanti nel percorso delle riforme. "Le regioni non vanno liquidate" scrive in un comunicato. Ma, per quanto riguarda le perplessità di Cappellacci e degli altri presidenti, rimanda la discussione in Parlamento.