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Le spese folli del "mariuolo" Maruccio: 500 euro in pizzeria

Roberto Procaccini
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E' un uomo di mondo Vincenzo Maruccio, l'ormai ex capogruppo dell'Idv alla Regione Lazio. Discoteche, ristoranti, viaggi, il consigliere, balzato agli onori della cronaca come il "Fiorito di Tonino Di Pietro", non si fa mancare niente. Dal suo estratto conto salta fuori che ha speso 700 euro in tre serate al Travaso, disco di via Flaminia. Altri 350 euro Maruccio li ha spesi strsciando il bancomat  in due occasioni nel Las Vegas (ma ancora non è chiaro, per ragioni di omonimia, di quale locale si tratti: un night club per lap dance e strep tease sulla Appia, una slot room del Fleming o una sala da ballo di Civita Castellana). Ma non è tutto, perché a Maruccio non piace solo ballare, a lui piace la bella vita. E così vengono fuori 500 euro spesi in una pizzeria di Gaeta, 250 per una cena a base di pesce in zona Colosseo, e poi pernottamenti in Sardegna, ad Anzio, in un agriturimo a Capalbio. Ha le mani bucate Maruccio, sui suoi dieci conti personali il nucleo Valutario della Guardia di Finanza non ha trovato quasi niente. Li ha spesi tutti i soldi: i suoi (stipendio da consigliere: dodicimila euro al mese) e del gruppo.

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