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Renzi "investe" D'Alemacon il camper

Renzi, il camper

L'immagine di Baffino travolto dal mezzo del rottamatore fa il giro del web. Matteo si dissocia, ma la polemica è esplosa. Il Pd: "Vergogna, inciti alla violenza"

Andrea Tempestini
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  Una lotta senza esclusione di colpi, quella interna alla sinistra. Una lotta che comprende anche l'investimento: il rottamatore Matteo Renzi "schiaccia" l'eminenza grigia Massimo D'Alema. Il camper con cui il sindaco di Firenze sta attraversando l'Italia per la campagna elettorale delle primarie ha infatti "investito", come dimostra la foto, una sagoma del Baffino. Una manovra - fotografica, sia chiaro - che ha alzato un vespaio di polemiche. Silvia Velo, deputata del Pd vicina a Renzi, ha commentato: "Si tratta di uno dei punti più bassi della poltica italiana. Con oggi ogni limite di decenza è stato superato. La foto che è comparsa su internet, con il camper con stampato a lettere cubitali il nome di Matteo Renzi che investe la sagoma di Massimo D'Alema, è uno dei punti più bassi della politica italiana". "Noi non c'entriamo" - Pronta la replica di Roberto Reggi, portavoce della campagna di Renzi, che prende le distanze dalla "posa": "Ci dissociamo completamente e chiediamo che la foto venga ritirata dal web" (che equivale un po' al tentativo di prosciugare il mare). Lo staff del rottamatore ha poi puntualizzato che si tratta di un'iniziativa "di cui nessuno degli organizzatori e nessuno del comitato era a conoscenza. Condanniamo il gesto senza riserve". E ancora, Reggi ha aggiunto: "Siamo indignati. Noi siamo per un confronto aperto, franco, magari anche ruvido ma che non deve mai trascendere. Noi chiediamo a D'Alema di fare un passo indietro sulla ricandidatura, ma massimo rispetto per lui dal punto di vista umano e politico". Quindi la battuta: "Per noi D'Alema non si tocca, dobbiamo difenderlo dagli investimento, è il nostro maggior sponsor...". "Vergogna" - Ma la presa di distanza non basta. La polemica, a sinistra, infuria. E la Velo ha aggiunto: "L'immagine evoca violenza, evoca la tragedia dei morti sulle strade su cui è una vergogna pensare di scherzare e, d'altra parte, fa il paio con quanto detto ieri dal coordinatore della campagna di Matteo Renzi, che si è augurato di veder passare i cadaveri nel fiume. Non si capisce come tutto questo sia compatibile con chi si vanta di fare una campagna elttorale con il sorriso sulle labbra".  

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