Il retroscena

E i vertici del Pdl pressano Alfano: "Adesso tocca a te, ora o mai più. Non farti schiacciare da Berlusconi..."

Andrea Tempestini

"Il creatore e la sua creatura a un passo dalla resa dei conti. Intanto siamo arrivati al disconoscimento della paternità. Incurante del parere dei dirigenti del Pdl - lombardi e nazionali, cattolici come Roberto Formigoni ed ex aennini come Ignazio La Russa - Silvio Berlusconi stringe un accordo politico con Roberto Maroni: alleanza alle politiche in cambio della candidatura dell’ex ministro dell’Interno al Pirellone. Si poteva trattare meglio con la Lega e spuntare condizioni migliori? Dal Pdl rispondono con un coro di «sì». Berlusconi se ne frega e tira dritto. Quel partito non è più il suo. Ormai nemmeno si fa vedere all’estero a rappresentarlo. A Bucarest, al summit del Ppe, a far compagnia al sempre più riottoso Pier Ferdinando Casini (sia il Pdl sia l’Udc fanno riferimento ai popolari europei), ha mandato Franco Frattini e Angelino Alfano", spiega il vicedirettore di Libero, Fausto Carioti, sul quotidiano in edicola oggi. Il Pdl, insomma, è in subbuglio. Siamo alla resa dei conti. E gran parte dei dirigenti azzurri, spiazzati da Berlusconi, incalza il segretario, Angelino Alfano: "Adesso tocca a te. Ora o mai più". Il messaggio dei dirigenti all'ex Guardasigilli è chiaro: "Non farti schiacciare da Silvio, rinnova tu il partito e unisci i moderati". Leggi l'approfondimento di Fausto Carioti su Libero in edicola oggi, giovedì 18 ottobre