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Gianfranco scarica i TullianiMa due anni fa diceva:mio cognato esperto di case

Gianfranco e Elisabetta Tulliani

Lucia Esposito
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Gianfry non molla la poltrona. Neanche le nuove carte sulla transazione della casa di Montecarlo, pubblicate da L'Espresso, riescono a scollare Gianfranco Fini. "Vado avanti a testa alta", ha detto il presidente della Camera. E ancora: "Non ho mai mentito agli italiani". Ma se sul piano politico e giudiziario, lo scandalo della casa non sposta di un centimetro Gianfranco, la questione lo turba parecchio dal punto di vista dei suoi rapporti familiari. Nella giornata di ieri giovedì 18 ottobre, Fini ha detto di essere profondamente amareggiato per certi comportamenti e ha, di fatto, scaricato la sua compagna Elisabetta (da cui ha due figlie) e il cognato Giancarlo.  Abile retromarcia - Insomma, Gianfranco si è smarcato dai Tulliani. Eppure, due anni fa, nel luglio del 2010, quando scoppiò il caso della casa di Montecarlo, Fini affidò la sua difesa a una lunga nota di otto punt pubblicata sul Corriere della Sera. Nel quarto di questi punta dava credito al cognato Giancalo, infatti, scriveva: "Nel 2008 il Sig. Giancarlo Tulliani mi disse che, in base alle sue relazioni e conoscenze del settore immobiliare a Montecarlo, una società era interessata ad acquistare l'appartamento, notoriamente abbandonato da anni". Insomma, all'epoca  Gianfranco si era fidato delle conoscenze e delle competenze del cognato attribuendogli, nessun dubbio lo aveva sfiorato. Epuure è  lo stesso Giancarlo Tulliani che adesso, con una retromarcia da politico navigato, scarica. E' su di lui che addossa tutte le responsabilità dello scandalo.      

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