Le primarie del Pdl

Da Crosetto a Galan, dalla Craxi alla Mussolini,una folla alla conquista del trono del Cav

Matteo Legnani

Fino all’altro ieri nel Pdl erano quasi tutti contrari alle primarie. Parola bollata come «roba di sinistra» e censurata quale espressione di lesa maestà in un partito da sempre soggetto a una leadership forte e carismatica. Ma non appena sull’innominabile istituzione è sceso l’imprimatur di Silvio Berlusconi, che ha fissato la gara al 16 dicembre, nel Pdl moltissimi si sono scoperti sostenitori della consultazione democratica per la scelta del candidato premier. Via dell’Umiltà adesso pullula di “primaristi” dell’ultim’ora. Talmente convinti da voler sperimentare le primarie sulla propria pelle. Berlusconi non ha fatto in tempo ad alzarsi dal trono che è scattata la corsa in massa a candidarsi per occuparlo. Da Giancarlo Galan ad Alessandra Mussolini, passando per Renata Polverini, il «formattatore» Alessandro Cattaneo e Daniela Santanchè, il centrodestra è tutto una discesa in campo. Una ressa ai nastri di partenza che neanche alle Olimpiadi di Londra. Fatto sta che, degli attuali competitors, il deputato Guido Crosetto fu l’unico a salire sul palco di piazza San Giovanni nella manifestazione a sostegno delle primarie organizzata dal senatore ex An Andrea Augello, lo scorso 26 luglio, qualche giorno dopo che il Cav aveva annunciato la sua sesta ridiscesa in campo per le Politiche. Tutti gli altri che oggi gareggiano per la premiership, allora inorridivano all’idea di affidare agli elettori la scelta del candidato alle elezioni. Oppure nicchiavano. E adesso sono lì, con la pettorina targata Primarie 2012. Leggi l'articolo integrale di Barbara Romano su Libero in edicola oggi 26 ottobre