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Primarie Pdl da caos: Alfano superfavorito, le donne lo massacrano

I bookmaker quotano Angelino, Alemanno e Santanchè staccatissimi. Ma Daniela e la Biancofiore guidano la rivolta

Giulio Bucchi
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    Angelino Alfano favorito numero uno per le primarie del Pdl. Consolazione, magra, per il segretario azzurro finora candidato più autorevole alle future consultazioni del centrodestra. Magra perché il partito è comunque in subbuglio. Una mezza rivolta capeggiata da Daniela Santanchè e Micaela Biancofiore, guarda caso tra le più vicine a Silvio Berlusconi. Entrambe le pasionarie hanno ricordato che con queste regole le primarie Pdl sono "una truffa" e che Alfano è destinato all'acclamazione, come fu per il Cavaliere. Affermazione che sottintende una dura critica al segretario, che secondo alcuni non ha il quid per essere candidato premier. Primarie o non primarie. Alfano favorito e criticato - Nel frattempo, i bookmaker lo danno per favoritissimo e si sa, le agenzie di scommesse sbagliano di rado.Come ricorda Francesco Cramer su Il Giornale, Stanleybet quota Angelino a 1,25. Per comprendere l'ampio margine di vantaggio sui rivali, basta pensare che il secondo in questa classifica, il sindaco di Roma Gianni Alemanno, è dato a 8,00 mentre la Santanchè è addirittura a 20,00. Numeri che rifletto un'impressione precisa: senza Berlusconi in gara, rischia di essere una sfida al ribasso. Nonostante questo, o forse proprio per questo, sarà un duello sanguinoso che rischia di lasciare il partito spaccato più di quanto già non sia. Con Berlusconi, e dunque contro Alfano (si perdoni il sillogismo con l'accetta) oltre a Santanchè e Biancofiore ci sono i fedelissimi Verdini, Bondi, Romani, Gelmini, Galan, Bergamini, Brambilla, Rossi, Martino e Moles. Alcuni di loro sono addirittura volati in vacanza con l'ex premier in Kenya, a casa Briatore, tanto per mettere in chiaro chi sta al fianco di chi. Fitto, Frattini, Cicchitto, Lupi, Napoli, Quagliariello, Carfagna sono filo-casiniani e guardano di buon occhio la linea morbida di Alfano nei confronti dell'Udc e di Mario Monti. A loro la parziale rettifica del Cav ("Non faremo una campagna contro il governo tecnico") non convince. I giovani con Angelino - E mentre gli ex Alleanza Nazionale sono a loro volta divisi (con Berlusconi, contro Monti, con il Pdl, con la destra), i più agguerriti sostenitori di Alfano sono i giovani "formattatori", i renziani azzurri guidati dal ribelle a metà Cattaneo. Anche qui il sillogismo è un po' con l'accetta: Alfano è giovane, noi siamo giovani, noi siamo con Alfano. Come linea programmatica, non è il massimo della sicurezza. Anche se poi, naturalmente, c'è il distinguo: Giovane Italia, costola siciliana del Pdl, ha preso le distanze dalle parole del suo presidente Mauro La Mantia che dopo le elezioni regionali aveva attribuito la responsabilità del disastro isolano proprio ad Alfano. E se Angelino non è profeta nemmeno nella sua Sicilia...         

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