La sfida della Leopolda

Anche Renzi ha il suo "piano B":una corrente per scalare il Pd

Andrea Tempestini

  "È la prima volta che lo dice. La prima che Matteo Renzi mette in conto un piano B. Nel caso perda, non sparirà. Farà una corrente, anche se non la chiama così. Darà un seguito al movimento di gente che ha deciso di seguirlo nell’avventura delle primarie. «Nessuno ci toglierà il fatto di stare insieme dopo», dice all’assemblea dei comitati, secondo giorno della convention alla Leopolda. Ed è una novità anche quell’avverbio: “dopo”. Perché va bene puntare su “adesso”, come dice lo slogan, ma anche il “dopo” è importante", spiega Elisa Calessi su Libero di sabato 17 novembre. Anche il sindaco rottamatore, il terrore di Pierluigi Bersani, insomma, ha un Piano B. Lo lascia intuire alla sua "Leopolda", a Firenze: Matteo è pronto a fondare una corrente per scalare il partito. In caso di sconfitta, Renzi darà vita alla sua area. Intanto manda dei guardiani anti-brogli a vigilare sulle primarie della sinistra. Leggi l'approfondimento su Libero di sabato 17 novembre