Nel nome di Silvio

Renzi stile Cav:"L'inventore di Equitaliasi chiama Bersani"

Matteo Legnani

Il sindaco Matteo Renzi alza il tiro della polemica con il segretario Pd Pier Luigi Bersani, suo avversario al ballottaggio delle primarie di domenica prossima. Dopo aver contestato i risultati del primo turno, chiedendo la pubblicazione online di quelli di ogni singola sezione, e dopo aver chiesto (finora invano) che al secondo turno possa recarsi liberamente anche chi al primo turno è rimasto a casa, il sindaco rottamatore di Firenze evoca uno dei soggetti più "odiati" dagli italiani in tempo di crisi: Equitalia. Così su Equitalia - Registrando la puntata odierna di Porta a porta con Bruno Vespa (che secondo il sindaco menerebbe sfiga...), Renzi ne ha attribuito la legittimazione e i poteri proprio a Bersani: "Quando hanno dovuto combattere l’evasione hanno creato Equitalia, forte con i deboli e deboli con i forti", ha detto lo sfidante del segretario Pd. Poi ha precisato: "Equitalia l'ha fatta Tremonti ma i poteri glieli ha dati un decreto Visco-Bersani". Poi ha aggiunto: "L'altra volta (al primo turno, ndr) c'era stato fair play, forse troppo, ma eravamo cinque candidati e occorreva dare un segnale di unità e non di una pagliacciata, domani spero approfondiremo. Io rispetto Bersani ma credo che non sia grado di fare quel cambiamento di cui c'è bisogno. E’ da tre anni segretario, è stato ministro poteva aver già fatto questo cambiamento. Ora io dico basta con lo stesso catenaccio di sempre, basta Bersani allenatore delle vecchie glorie". Giù i toni? - E meno male che, poco prima, lo stesso Renzi aveva appena spiegato di aver "cambiato i toni perchè credo nella 'rivoluzione della gentilezza' di Aung San Suu Kyi (la leader dell'opposizione del Myanmar e premio nobel per la pace, ndr). La rottamazione è un atto di gentilezza perchè non ne possiamo più di quella classe dirigente...".