Proteste sul blog

Primarie del Movimento cinque stelle, la rivolta dei grillini

Eliana Giusto

Fra le proteste sul blog di Grillo per il voto online che non funziona, i video assurdi dei candidati su Youtube (dalla mamma che gioca in silenzio col bimbo a quello che propone cibo a chilometri zero, fino al no-tav e all'imbavagliato) e le denunce dei grillini esclusi, le "parlamentarie" del Movimento Cinque Stelle (ovvero le primarie dei 1400 candidati del M5S al Parlamento) non sono di certo partite bene. Pioggia di critiche - Come riporta oggi Repubblica, sul blog del comico sono piovute le critiche per queste primarie farsa. "Mi sembra di aver capito che per votare devo ricevere una mail ma ciò non è accaduo. Mi sono registrato con le modalità richieste. Come devo fare?", scrive Luigi. "Qualcosa non funziona a livello tecnico. Ho votato tra i candidati della circoscrizione Lazio 1 ma dopo aver espresso le tre preferenze la pagina mi diceva che mi restavano ancora tre voti", aggiunge Rossella. "Le Parlamentarie del M5S sono per molti cittadini una grande delusione. Il 'Casaleggium' ha stabilito chi sia candidabile, senza alcun confronto preventivo, ed ha tradito quanto promesso da Grillo in tutte le piazze: chiunque si può candidare, se incensurato, non iscritto a partiti e se non ha svolto due mandati", commenta in una nota Valentino Tavolazzi, consigliere comunale ferrarese, ex Cinque Stelle espulso dal Movimento nei mesi scorsi. "La sicurezza dei risultati è (non) garantita da un’azienda di comunicazione, non conosciamo il numero degli aventi diritto al voto, né è previsto un meccanismo di verifica obiettiva della correttezza dei risultati. I profili dei candidati sono accessibili solo dai votanti e da troppo poco tempo. Si può votare in orario d’ufficio o poco più". Video comici - Eppoi, appunto, i candidati. "Mi sono venuti i brividi", scrive Gianni: "Forse la selezione via web non è la più sicura".Infatti si vedono dei video davvero comici. C'è quello che predica contro la Tav, chi contro gli inceneritori. C'è quello che si presneta imbavagliato per protesta e chi invoca il fuoca all'aula. C'è persino una mamma che "lascia parlare" il suo bambino. Si vota fino a domani, ma le polemiche andranno avanti.