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Insulta il Cav: "Ci ha rotto il cazzo". Esplode il caso in Rai (ma niente sanzioni)

Luciana Littizzetto

Luciana attacca Berlusconi, Fazio e il pubblico ridono. Verro: "Inaccettabile". Ma Gubitosi sceglie la linea "soft"

Eliana Giusto
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Luciana Littizzetto a Che tempo che fa andato in onda ieri sera, domenica 9 dicembre, su Rai 3, si è scatenata contro Silvio Berlusconi che ha annunciato il suo ritorno in politica come candidato premier del centrodestra. Si sfoga la Littizzetto, con sommo gaudio del padrone di casa, Fabio Fazio, e del pubblico rigorosamente di sinistra che si spella le mani per le banali volgarità di Luciana : "Berlusconi torna e lo fa quando il Paese si sta riprendendo. Lui deve intervenire per salvare il paese. Noi ci siamo rotti le balle, lo capite che quando vi vediamo ci si chiude lo stomaco e si aprono le vie di smaltimento?". E ancora: "Noi ci siamo fatti un mazzo così. Adesso basta. Abbiamo tirato la cinghia, adesso io non dico avere pudore, che è un sentimento antico, ma una pragmatica sensazione di aver rotto il c... no?".  La Littizzetto insulta Berlusconi a "Che tempo che fa" Guarda il video su LiberoTV L'ira di Verro - Una frase inaccettabile. La prima grana politica per i nuovi vertici di Viale Mazzini: il dg Luigi Gubitosi e la presidente Anna Maria Tarantola. Ovvia l'ira di Antonio Verro, consigliere di amministrazione Rai in quota Pdl: "Considero più che legittima la satira, inclusa quella politica. Ma l'insulto no, non è tollerabile. Ciò che ha detto Luciana Littizzetto su Berlusconi, mi chiedo, è satira o è politica". E ancora: "Far ridere con la volgarità è la cosa più semplice del mondo. Ma chi fa spettacolo ha una grande responsabilità nei confronti del pubblico. E certi divi troppo pagati, naturalmente mi riferisco anche alla Littizzetto, rischiano di dimenticare quale sia il loro vero ruolo e si trasformano in predicatori. Tutto questo non è tollerabile così come non è concepibile offendere in diretta televisiva non solo un esponente politico ma anche quegli spettatori che pagano il canone di un servizio pubblico e magari fanno parte dell'elettorato di centrodestra. Io rispetto le idee della signora Littizzetto, diametralmente opposte alle mie, ma non posso accettare che il servizio pubblico diventi il megafono delle sue posizioni".   Indicazioni a Rai3 - E qualcosa, forse, si muove. Il direttore generale, Luigi Gubitosi, ha fatto sapere a chi gli è vicino che pur "nel legittimo rispetto della satira" (ammesso e non concesso che le volgarità della Littizzeto siano satira) ha invitato il direttore di Rai3, Antonio Di Bella, a dare indicazioni ai conduttori e alla struttura del canale che si occupa della trasmissione di Fabio Fazio. Gubitosi chiede infatti un "maggior rispetto e una maggiore attenzione nei confronti di tutti gli esponenti politici, evitando eccessi. Per ora, però, non arriva alcuna misura disciplinare né nei confronti della Littizzetto, né nei confronti di Fazio. Soltanto un avvertimento che, di fatto, legittima l'insulto politico.  

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