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Bindi smemorata, nel '94 era una rottamatrice

Rosy Bindi

Allora Rosy chiedeva facce nuove ora la deroga per restare in Parlamento

Eliana Giusto
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  di Marco Gorra "Anche Rosy Bindi ha il suo spirito del '94. Ed è uno spirito che più rottamatore non si può. Ad evocarlo ha provveduto, col tempismo ed il cinismo che gli sono propri, il mare magno di Internet. Dai cui anfratti, all'indomani della deroga chiesta ed ottenuta dalla presidente del Partito democratico per potersi candidare nonostante gli oltre quindici anni già trascorsi in Parlamento, è spuntato fuori il virgolettato galeotto. 2 febbraio 1994, ore 18 e 40. La Bindi, coordinatrice veneta del Partito popolare italiano di Martinazzoli ed europarlamentare, conversa con un giornalista. E rottama a tutto spiano: 'Il limite delle tre legislature deve valere per tutti, anche per De Mita'; 'Il limite delle legislature vale anche per Carlo Fracanzani che di legislature ne ha sette'; 'La gente ci chiede un forte rinnovamento e mi dice: per carità, non candidate sempre le stesse facce'; 'Se vogliamo essere credibili dobbiamo presentare una nuova classe dirigente'". Insomma, spiega Marco Gorra su Libero, in confronto, Matteo Renzi "è un agnellino". Eppure proprio lei, dopo cinque legislature in Parlamento, ha chiesto una deroga per restare attaccata alla sua poltrona... Leggi l'articolo completo di Marco Gorra su Libero in edicola oggi giovedì 20 dicembre   

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