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Bersani nella trappola di VendolaI montiani fuggono e il Pd si scioglie

Ichino è il primo a mollare. Non accetta il no all'agenda Monti. Il segretario ha venduto l'anima a Nichi e il patto può costargli caro

Ignazio Stagno
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Il Pd è nella trappola di Vendola. Ormai Bersani per andare a palazzo chigi ha firmato il patto col diavolo. Vendola  è il principale sostenitore del no all'agenda Monti per l'uscita dalla crisi. Bersani non sa che fare. Di giorno loda Monti e di notte accarezza Nichi. Alla fine dovrà cedere, altrimenti perderà il principale alleato per la corsa alla presidenza del Consiglio. Ma queste scelte hanno un costo. Per ora basso, ma che presto può diventare altissimo. I montiani dentro il partito non sono pochi e un no all'agenda Monti può spaccare il Pd in modo inaspettato. Il primo preoccupante segnale lo dà Pietro Ichino che molla il partito e annuncia che non si candiderà con il Pd. Il suo non è un passo indietro per un ricambio generazionale. No il suo è un addio perchè in contrasto con Bersani. E sul suo blog il giuslavorista è chiaro: "‘A spingermi verso questa scelta concorrono soprattutto alcuni difetti gravi di chiarezza – scrive Ichino sul suo blog – che vedo nella linea seguita oggi dal vertice del Pd e l'imbarazzo in cui mi troverei, domani, nel fuoco della campagna elettorale, se questa ambiguita' non venisse superata. La campagna elettorale – prosegue – mi costringerebbe a negare l'ambiguita' di fondo nella linea del partito sulla questione fondamentale della strategia europea dell'Italia per uscire dalla crisi, piu' volte denunciata ma a tutt'oggi non risolta". E il giuslavorista deve anche prendersi le accuse di Fassina che non ci sta a passare per antimontiano, come lo stesso Ichino lo aveva definito: “Mi dispiace per la continua personalizzazione degli attacchi del senatore Ichino nei miei confronti, io ho cercato di dare un contributo alle posizioni del Partito democratico, trovando spesso approvazione negli organismi dirigenti, e mi piacerebbe se si confrontasse con me nel merito, senza personalizzare". Ora Bersani deve stare attento. Percè Ichino potrebbe non essere l'ultimo a mollarlo. 

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