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Pdl, Berlusconi: "Alle regionali tutti nuovi candidati. Alle politiche confermiamo il 10%"

Giulio Bucchi
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  Un no secco e irremovibile a Corrado Passera. Il leader del Pdl Silvio Berlusconi, incassato l'ok della Lega per un accordo tra elezioni regionali in Lombardia e politiche, prova a sciogliere i nodi su possibile premier (il Cavaliere ha proposto Angelino Alfano, Roberto Maroni tifa Giulio Tremonti) e candidature. Il coordinatore Denis Verdini è al lavoro, ma nel frattempo Berlusconi ha messo un punto fermo: riconfermare solo il 10% dei parlamentari uscenti, dando la priorità ai giovani e a chi, come ha ribadito più volte l'ex premier, ha un reddito proprio. In via dell'Umiltà la partita sarà lunga. Il Cav ha smentito le notizie circolate in merito alla candidatura di giocatori o ex calciatori del Milan (tra i nomi, Paolo Maldini e Rino Gattuso). In particolare, Berlusconi ha chiuso ogni possibilità alla candidatura di Corrado Passera, il suo nome veniva dato come possibile candidato premier del centrodestra da leghisti come Flavio Tosi e che sembrava quasi aver avanzato un'autocandidatura picchiando duro su Mario Monti dalle pagine del Corriere della Sera. No a Passera e agli altri 'tecnici' del governo Monti, da Terzi in giù. "Lombardia e Lazio, tutti nuovi" - In diretta lunedì sera ad Iceberg, su Telelombardia, Berlusconi ha ribadito le linee guida: "In Lazio, Lombardia e in generale alle elezioni regionali il Pdl proporrà tutti nuovi candidati, mentre alle politiche ricandideremo il 10% degli onorevoli uscenti". Al riguardo, il Cavaliere è stato chiaro: "Porremo il limite di due legislature e saremo categorici, non metteremo in lista gente che si vuole arricchire con la politica". Poi mette un po' le mani avanti: "Per quanto riguarda i criteri per le regionali, non posso dare la garanzia personale sulle liste. Uno non può mettere occhi e naso su tutte le situazioni che avvengono nelle regioni". In ogni caso,  "quando si tratterà di mettere in lista amministratori locali, la nostra preferenza andrà a quei sindaci che sono stati in grado di farsi rieleggere una seconda volta dai cittadini".  I big in lizza - Quanto ai toto-nomi, qualcosa si sa già: Berlusconi sarà candidato capolista in Campania, davanti a Francesco Nitto Palma, Nicola Cosentino e Marco Milanese. Al Senato sarà candidato l'ex governatore Roberto Formigoni mentre in Piemonte toccherà a Daniela Santanchè.  Alla Camera nel Lazio sarà piazzata la fedelissima Maria Rosaria Rossi, insieme alle altre "amazzoni" Annagrazia Calabria e Beatrice Lorenzin. Occhio alle sorprese in Campania, con il presidente della Lazio Claudio Lotito favorito dell'ultim'ora. Resta l'incognita Marcello Dell'Utri: Berlusconi ha ribadito pubblicamente che seppur con "dolore" il senatore sarà 'sacrificato'. Al momento, però, mancherebbero all'appello nomi 'forti', in Sicilia e non, sui quali starebbe lavorando l'ex premier in stretto riserbo.  

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