Europee: crowdsourcing al centro campagna elettorale di Alessia Mosca
Milano, 14 apr. (Adnkronos) - Una campagna, quella di Alessia Mosca, capolista del Partito Democratico nel collegio Nord Ovest per le elezioni europee di maggio, che ha fatto del crowdsourcing il proprio punto centrale. La campagna elettorale, spiega Mosca durante la presentazione nella sede milanese del comitato elettorale, in via Kramer 32, è nata mesi fa. "Siamo partiti a settembre -sottolinea- e da qui è cominciato il lungo percorso di incontri e di ascolto. Migliaia di persone hanno collaborato alla costruzione del senso di questo mio impegno". A partire dal mese di ottobre si sono svolti cinque focus group tematici, con diverse categorie di persone che hanno parlato della loro idea di Europa: imprenditori, studenti, insegnanti. Oltre 400 persone hanno partecipato offrendo il proprio punto di vista e da lì sono nati alcuni dei temi centrali nella campagna elettorale. Nello stesso periodo si è creato lo staff ed è stato scelto il logo, attraverso un concorso che ha coinvolto 16 giovani designer e grafici. Dal confronto e dal coinvolgimento delle persone che hanno voluto offrire il proprio punto di vista, è nato anche un libro, 'L'Unione in pratica' pubblicato come e-book e scaricabile gratuitamente, in cui è racchiuso il pensiero di Alessia Mosca sull'Europa. Quattro i temi centrali della sua campagna: il lavoro, con il progetto del contratto unico europeo per rendere effettiva la libertà di circolazione; le donne, con la proposta di meccanismi correttivi per aumentare la rappresentanza femminile ai vertici decisionali e una maggiore flessibilità nell'organizzazione del lavoro, attraverso lo strumento dello smartworking per un'equa distribuzione del lavoro di cura familiare tra uomini e donne; il futuro, con l'obbligatorietà dell'insegnamento della lingua inglese già in fase prescolare e favorendo una cultura europea nelle scuole attraverso la circolazione non solo degli studenti, ma anche degli insegnanti; il territorio, attraverso la salvaguardia del 'made in' agroalimentare nazionale, creando una sorta di Expo permanente in Europa che valorizzi il patrimonio delle nostre terre. (segue)